BOLOGNESI 4o5
anno, diremo che vi ebbero ancora provvidenze religiose, fra le quali si annovera la riedificazione di un* antica Chiesa in Via san Vitale, dedicata a san Leonardo, perchè minacciando rovina era di grandissimo pericolo. E nella strada medesima venne rifatta una Cappelletta , chiamata comunemente Croce, la quale talmente crollava che più non pareva un sacrario : ed era l'augusto sepolcro dei Santi Martiri Ermete, Aggeo e Caio.' Monso dei Sabbadini, ricco e nobile Bolognese rifabbricò la Chiesuola del proprio ; ed Altilia, figliuola di lui, e Badessa delle Vergini de'Santi Vitale ed Agricola , ottenne'dal Senato quattro marmoree colonne per servigio di essa Croce.—E di Croci o Cappelletto fra noi non eran soltanto le quattro che sono esistite fino agli estremi dellov scorso secolo, e che comunemente riténevasi segnare i limiti della prima Cerchia di Bologna; ma senza dubbio (riferendoci ad alcune notizie documentate dall'egregio Ottavio Mazzoni Toselli) è a credersi che il nostro Santo Protettore erigesse le Croci nei principali quadrivii della Città, non perchè fossero ivi le antiche porte , ma perchè in essi si liberavano gli schiavi, e perchè, come le statue degli Dei pagani sorgevano sui quadrivii delle idolatre Città ; cosi il vessillo delle Città- cristiane doveva sorgere, a tener viva la religione, non pur nelle Chiese, ma qua e colà ancora in piccoli santuari nelle piazze. Infatti, oltre le quattro Croci che ora si conservano in san Petvpnio , e quella fuor della Chiesa di san Vitale, onde abbiamo or ora parlato, un' altra sorgeva nella Piazza maggiore, elove fu già la Chiesa di santa Maria dei Rusticani ; una settima vedevasi presso le moline, la quale vi fu posta da Enrico de'Conti Podestà nel 1219, e che ora conservasi nel Cimitero Comunale. Un' altra era sul ponte delle Tuate ; ed altre sei , delle quali è discesa notizia fino a noi , stavano erette nei seguenti luoghi: al Serraglio di Barberia, in Parrocchia di san Barbaziano; al Serraglio di Porta Stiera;