Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (422/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (422/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   424 ANNALI
   i Dottori di Legge e del Decreto, i Rettori delle Studio ed alcuni Savi, si trattò di comporre amichevolmente la cosa, in riguardo della nobilissima casa de' Tolomei. E quattro eletti a tal fine, furono a lui in nome del Consiglio, e con ogni modesta maniera tentarono , ma indarno, di metter modo alla caparbietà di Freddo, il quale non volle piegare menomamente a pace veruna ; ondechè, radunato di nuovo solennemente il Consiglio , fu bandito il Tolomei in termine di quattro giorni, e venne conceduto a chiunque (scorso un tal termine) di poterlo impunemente trucidare. Così rintuzzando un'imprudenza privata con una pubblica, cacciarono U tumultuoso dalla nostrà Bologna.
   Provveduto a questo piccolo male con argomenti civili, e sovrastando il pericolo che la Città per le male arti de'partiti potesse cadere in potenza o del Marchese da Este o di Carlo di Valois, ricorsero ad argomenti divini; e nei giorni li, 12, iS e 14 dell' Aprile fecero quattro solenni processioni * e pubbliche preghiere all' Altissimo , recando d' una in altra Chiesa, insieme con miracolose reliquie , la santa Vergine del Monte della Guardia. —Oltre di che furono fatti parecchi nuovi Gonfaloni di seta con lor figure e stemmi e vennero consegnati a molti Gonfalonieri e Stendardieri di ogni tribù, perchè se ne giovassero in caso di guerra, per far segnacolo ad ogni compagma di militi, e starsene a difesa della Patria e del Carroccio, a guardia del quale era il Vessillifero primario Pace de'Paci.
   E nominati gli Anziani e i Consoli pel mese di Maggio, furono avvertiti aver obbligo di operare che il Capitano che entrerebbe a governo fra due mesi dovesse esaminare in quale guisa si osservasse
   2uel privilegio che tutti a que'giorni reputavano
   ato da Teodosio alla Città nostra, e che alcuni degli storici municipali Bolognesi impugnano come scritto apocrifo, e molto più recente dell'epoca di Teodosio medesimo. Ed osserverebbe ancora il pre-fato Capi Uno se venivano mandate ad efletto le
   LjOOQle