BOLOGNESI
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discordie , perchè taluni dei Ghibellini trovavansi da qualche mese banditi e confinati : laonde il Consiglio, cui tornava meglio studiar pace con tutti che dar castigo e tener broncio a* malcontenti , richiamò alla patria parecchi di tali confinati, frai quali ( al dire del Ghirardacci ) era un Venetico Caccia nemici, un Ugolino Garisendi, e Sandro da san Pietro, e Piero degli Orsi, e Nardo de'Magnani , e Giovanni da Bisano , con Borni no di Bonacossa, Giacopo di Bonaventura Spiolari, Giovanni di Guido Speciale, Giovanni di Guglielmo Buttri-gari, Giovanni di Pastinella d'Argile, Nicola Bon-vicini, che prestò poscia importante servigio alla patria, ed* Ugo Borghesani: i qual^ non erano che confinati. Oltre di che si richiamarono i banditi , Obizzo di Gardone di Baciliero dalla Pegola, Pietro d'Ivano de' Battagli ucci, e Bualello di Lambertino de'Bualelli. E inoltre fu liberato dal carcere Bartolommeo Lobia, ch$ venne giudicato innocente : e si gli uni che gli altri vennero abilitati agli uffici ed alle dignità della Città e del popolo di Bologna, potendo andare a' brevi nel Consiglio, e venendo, nello spazio di tre giorni, cancellati dai libri delle condai 1 ' 1
attentato degli Estensi, si preparò a difesa, aumentando di duemila militi gli stipendiarli della Città, secondo una rubrica di provvidenza militare , la quale appunto imponeva l'aumento dei duemila soldati in caso di molto bisogno.
Era in questo tempo in Bologna Un nobile scolaro Sanese, nomato Freddo de'Tolomei, ardimentoso e baldo giovine, facile a levar romore e tenere altrui in angustia, sicch' egli solo metteva a malo stato l'intero Studio. Il Perchè i Rettori degli scolari d'oltramonte, e quelli ancora di oitra-monte, e tutta l'Università, sospesero il leggere, e ricorsero al Consiglio. E congregato il Pretore , il Capitano, gli Anziani e i Consoli' del Comune • del popolo di Bologna, l'Arcidiacono della Città,
Perchè poi temeva sempre