Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (404/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (404/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   438
   ANNALI
   in Italia, e passato da Milano e da Parma, volendo muover verso Roma, forse per trattar col Pontefice della cura di Fiorenza, stette adunque un giorno fra noi : e poi eh' ebbe ascoltato messa nel tempio di san Domenico, creò sette Cavalieri aurati Bolognesi , i quali furono Pellegrino e Bianco Galluzzi, Filippo ed Alberto degli Asinelli, Giacomo Bacili eri , Jacopo Tebaldi , e Francesco Bentivoglio : dopo di che parti la notte per Roma (... Gennaio).
   Fatti poi nel Febbraio i nuovi Anziani e Consoli , sotto la costoro reggenza venne eretta quella statua al Pontefice Bonifazio Ottavo, la quale riel-1' anno antecedente fu progettata ma non fatta. Or questa statua venne innalzata (ed è la prima che fosse innalzata in Bologna) sopra la Ringhiera del Palazzo della Biada. Essa è di lastra di rame dorato , lavoro di Manno Orefice , eseguito colla miglior arte che a quei tempi si conoscesse. Ora è nel Museo d'Antiquaria, e porge fede dello stato dell' Arte Scultoria fra noi ben cinque secoli addietro. Cotale immagine dell'Ottavo Bonifazio ve-devasi coperta da un baldacchino pur di rame , quando il Palazzo della Biada esisteva, e vi si leggeva apposta la seguente iscrizione in lettere d'oro:
   Bonifacio Vili. Pont. Max.
   ob eximia erga se merita
   s. p. q. b. anno MCCCI.
   In questo stesso tempo Ambasciatori di Parma Vennero a Bologna per aiuto di genti , essendovi turbolenze nella loro Città, e n* ebbero promessa di soccorso. E giunsero quasi tosto (r3 Febbraio) alcune lettere ae' Comuni di Pavia e di Lodi, a pregare il Senato che volesse sospendere le rappresaglie fra le dette Città e Bologna : al che da' nostri fu consentito. — E poiché sembra che questo fosse l'anno delle ambascierie a' Bolognesi, non appena yennero eletti gli Anziani e i Consoli di Marzo,