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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   B OLOGNESI 355
   non si comprenda in cotale pace generale, in quanto passa vicendevolmente fra gli uomini e 1' università di detta Contea, ma in quanto passa fra gli uomini e r università uniti di quella Contea medesima , e le Città di Rimini, Cervia, Ravenna e Bertinoro , ed i cittadini, o abitatori distrettuali, o loro seguaci: e così s'intenda e comprenda nella pace una tale Contea: salvo se dette Città, od alcuna di loro, o il detto Castello di Bertinoro, o gli uomini ed abitatori di cotali luoghi facessero guerra a detta Contea, od agli ^nomini della medesima ; perchè in questo caso a tali luoghi, Città, università , persone, che movessero guerra alla prefata Contea, essa Contea e gli uomini suoi vengon tenuti nulladimeno far pace. — Questi Atti furono pubblicati nell'anno del Signore 1399, nell'Indizione duodecima, a'4 del mese di Maggio, in giorno di lunedì, nella .contrada di Croce Pellegrina, dalla parte della strada inferiore, in una pezza di terra arativa e vignata de'signori Bonifazio e Francesco de' Samaritani di Bologna, presente il Reverendo Frate Agnello Priore de' RR. Predicatori di Faenza, e il Reverendo Frate Lantelmino da Cremona Lettore nel detto Ordine , e Bartolommeo Farina, e Nicolò da Reggio Notaio Oratore del sullodato Alberto della Scala, e Ruggero Treglia Oratore del precitato Matteo Capitano di Milano, e Guidone Aldrovandini di Ravenna, e Ventura di Bartolommeo Ventura da santa Maria in Duno ; testimoni a ciò chiamati e rogati, insiem con altri non pochi. „
   Conchiusa adunque con quest'Atto solenne la pace, se ne fecero le più esultanti e spontanee feste da quanti v'ebbero interessamento. E come avviene che d'ira nasca ira, così accade le spesse volte che di concordia si produca concordia. Onde a cotanta letizia nuovo gaudio successe: imperciocché, prima ohe il Pretor nostro Ottolino insiem cogli Anziani o co'Sapienti dalla casa del sunnomato Prencivalle dei Ghirardacci si togliesse, umiliossi a lui cordialmente