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BOLOGNESI
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confermò. Ed Ubaldino Malavolta Dottor di Legge , di volontà e consentimento del Pretore degli Anziani e de' Sapienti, rispose che parimenti egli affermava quanto era stato detto e giurato da esso Conte sopra la pace. E finalmente ambedue le parti concordemente, a persuasione del benemerito Frate Agnolo Priore , formarono di tutte cose recitate e giurate , pubblica Scrittura di confermazione, con plauso e gaudio comune.
Nel medesimo giorno e nel detto luogo il Pretore, gli Anziani, i Sapienti, gli Ambasciatori del Comune di Bologna, e i predetti Conti e Nobili, ed altri Ambasciatori ordinarono che il ragionamento generale si J ' _ i_
della Romagna , e di comune accordo di entrambe le parti in sulla metà dell'Aprile. E fra tanto gli Ambasciatori e i Sindaci delle dette Città e dei luoghi, sì di Bologna e sì della Romagna, dovrebbero trovarsi in Castel san Pietro il giorno della prima ventura Domenica; e i detti Conti, Nobili, ed Ambasciatori o Procuratori delle Città e de' luoghi loro, avrebbero ad essere al Castello di Dozza ed ivi congregarsi ciascun giorno al luogo del Monte del Re, e quindi ai luoghi delle dette Castella di san Pietro e di Dozza. Gli Ambasciatori delle terre della Romagna aderenti al Comune di Bologna, dovrebbero avere il salvocondotto di venire, stare e ritornare per qualsifosse luogo della Romagna o dei medesimi Nobili, purché mostrassero la fede dei nomi loro e del numero che dovea convenire al decretato parlamento : e ciò affinchè le guardie fossero sicure.
Ora, passando il Pretore di Bologna insieme cogli Anziani e i detti Sapienti, alla Città d'Imola, secondo la requisizione di Frate Agnello, si abboccarono, con Zappettino Ubertino Podestà di Forlì, col Conte Galasso da Montefeltro Pretore di Cesena , con Uberto de'Malatesti da Glazolo, con Maghinardo Pagano Capitano di Faenza e d'Imola,
Bologna , per le
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