Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (340/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (340/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ANNALI
   sua milizia. E per maggior sicurezza di detto sai-vocondotto fecero scrittura autentica corroborata col sigillo del Comune , dettata nella camera del Pretore di Bologna, sendo presente Giovanni di Giovannino Notaio, e Bonaventura di Zambone. zr Il dì appresso Frate Agnello presentò le suddette lettere ai nobili della Romagna, che n'ebbero pieno contento; e poco dopo (6 Aprile) i Sapienti fecero eletta de1 nuovi Anziani e Consoli , fra* quali si decise che il Pretore insieme cogli ambasciatori andassero a Castel san Pietro, luogo eletto dalle parti di comune consentimento per trattarvi la pace con quelli della Romagna. E perchè in questo tempo medesimo gli Oratori ed ambasciatori del Capitano di Milano e dello Scaligero si trovavano in Bologna, dove avevano trattato col Conaiglio dell^ suddetta causa, ritornaronsi portando la felice novella di pace a'Lambertazzi ch'erano in Imola, ed avvisandoli come nel suddetto Consiglio s'era de-( cretato eh' essi venissero a' comandamenti del Co- ' mune di Bologna, e fosser rimessi nella patria, a respirar quell'aura onde nacquero, a rivedere quei luoghi da che si tenevan per tutta vita sbandati. Qual fosse il piacere , anzi la gioia di tutti loro all'ascoltare così fausta novella, non è ch'io valga a descriverlo. Solo potrà immaginarselo chi non isperava mai più rivedere aperta luce di giorno, e tutto ad un tratto la rivede ; chi giaceva abbandonato Bull' orlo della tomba, e in un istante , per miracolo, ne sorge fuor di pericolo, e sentesi rinnovellato alla vita, restituito alla sanità. Costoro soltanto potranno figurarsi quanta gioia inondaste il petto de' Lambertazzi alla fausta novella : chè il ritornare colà dove mai più non si pensava di riedere, è un passaggio dai tenebrore più cupo alla luce più viva, un ristorare le forze, un ringiovanir 1 esistenza.—Ecoo in Imola suonare a festa , chiamare a raccolta. Sono i Lambertazzi che corrono al tempio a ringraziare l'Eterno del ricevuto benefizio ; che esultano come gli Ebrei usciti