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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   «rti
   di Leggi, Bonincontro Dottor Decretale, Ubaldino dei Malavolti e Filippo de'Foscherari Dottori di Leggi, Rolando de' Sabbadini, Alberto Asinelli, Bonifazio de'Samaritani, Antonio Galluzzi, Pietro de'Gardini, Mino de' Tebaldi, Catellano de'Simopiccioli e Lambertino da Stifonte. Costoro accettarono e confermarono i primi due Capitoli: deciser pel terzo che tanto si facesse pegli amici di Romagna quanto pe'Bolognesi ; pel quarto ohe si mandassero ambasciatori al Marchese ; pel quinto che si tenga Congregazione cogli amici della Romagna nella Città di Ravenna, dove si tratti con esso loro e le rispettive Città ferma e perpetua amicizia, nè si faccia pace o tregua, nè si aprano strade o vie senza la volontà di tutti gli amici e confederati , e che le dette terre o Comunità, secondo il proprio potere, abbiano lor taglia de' cavalli ; ed alle predétte cose oon ampie autorità si eleggano ambasciatori, che siano presenti alla detta Congregazione ; e parendo al Pretore, al Capitano ed agli Anziani, si ricercassero anche Pesaro, Fano e Senigallia ; e sopra ciò si mandassero lettere opportune. I tre ultimi Capitoli vennero appieno confermati. Ora vennero eletti ambasciatori pel Parlamento in Ravenna con quei di Romagna, Francesco Samaritani e Lambertino da Stifonte; ed al Marchese da Este Francesco Gatti e Giovanni de' Rombodivino , i quali tutti vennero scelti ad istanza di Ravenna, di Rimini e di Cervia. >
   Ciò fatto, providero i nostri a parecchie cose m arai ali con lodevole antiveggenza ; e diedero scolo ad acque di pioggia ed a cloache, le quali traboccando avevan non poco danneggiato alcune case basse ne' Borghi di san Donato e della Paglia ; e sovvennero di otto denari al giorno gli uomini di Tossignano e della Crovarià, nel Contado Imolese, che per le guerre sostenute, trovavansi in istrettezze ; e trovaron modo di stipendiare i soldati, affidando quest'ufficio ai Sapienti della Tribù ed ai Ministrali delle Società del Leone e de'Cartolari ,