BOLOGNESI
nel termine di otto giorni dopo la consegna dei due Castelli, seoondo la fatta convenzione,s'avessero da ambe parti ad aprire le strade, e liberai» i carcerati : il che si feoe.
Ed entrando il Febbraio, scrìsse il Consiglio nor atro nna lettera di preghiera a Carlo Re di Napoli, poiché volesse favorire i due messi Bombologno dei Pegolotti e Vanno Novelloni, ohe ivano in Puglia « provvedere gran quantità di grano per Bologna: ciò che mostra come l'Agricoltura e le scienze utili tutte, a motivo della guerra vengan neglette e volgano al fondo, mentre sorgono e si coltivano tante arti meno utili, anzi nocive ; frutti immanchevoli della guerra. E ciò che mostra ad un'ora come ai tempi nostri la coltura de' terreni si tenga in molto maggior conto che non allora, ed abbia fatto prò* gre*8i in questa media regione della Penisola, per* ohè sei presente secolo, quantunque guerre e mar lari e carestie ne toccassero, pure v' è stato tanto ne'granai e nello pubbliche frumentarie e ne'magazzini dappertutto, che non si è avuto ricorso a lontano commercio per aver pane a sfamarsi.
E quasi tosto (i Febbraio) furono eletti trentadue Anziani, otto per Tribù ; e il di appresso in Modena, il Marchese Azze fece pubblicare il seguente bando : » A seconda della sentenza data per l'onorabile Comune e Popolo di Fiorenza fra il Comune di Bologna e l'Illustre e Magnifico Signor Azzo da Este per divina grazia Marchese d'Ann-cona, e Signor generale delle Città di Ferrara, Modena e Reggio, consegnate che saranno fra otto giorni le Castella di Spuimberto e di Piumazzo al Co* wune ed al Popolo di Fiorenza, ovvero ai capitani e custodi, si. apriranno le strade e le vie tanto per terra come per acqua ; e poscia da amendue le parti con si tengano e si conservino acciocché per esse liberamente e speditamente da ciascuno si possa andare e ritornare, siccome già si osservava prima della guerra. Ed essendo le dette Castella già consegnate ai detti capitani e custodi del Comune e Annal. Boi. T. IL 4a