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Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   3oa
   ANNALI
   ed i Custodi delle Castella e de' luoghi del Contado di Bologna, fossero tutti alle loro residenze, nč d'indi si potessero partire se non permettendolo il Pretore Felsineo: che nel celebrar matrimoni lo sposo non conducesse con sč alle nozze pił di venti uomini : che in un libro a tal uopo destinato si scrivessero , oltre il nome e il cognome degli sposi , quelli degli invitati. Impose che niuno della Cittą e de' borghi andasse alle esequie o alla casa de'morti, ammantandosi stranamente, o piangendo e gridando e vociferando con tumulto, o perco-tendosi colle mani nell' andare alla Chiesa o nel farne ritorno : che non si sonassero campane funerarie tranne quelle della Chiesa dov'era l'arca in cui deporre il cadavere, e della Parrocchia sotto cui fosse morto: che alle esequie non si portassero pił. di quattro torce , due da lasciarsi pei bisogni della Diocesi, e due dove il morto verrebbe seppellito : che niuna donna si portasse scoperta alla Chiesa, nč altro drappo coprisse il cataletto che un pallio di seta nera ; e deposto il corpo dell' estinto , quei congiunti che prima si erano raccolti alla casa del morto, si separassero , nč pił tenessero il costume di radunarsi tutti di nuovo in quella casa , come vi fosse invito e concorso per una festa. Ordinņ ancora che i morti non si potessero vestire di scarlatto, se non fossero cavalieri o dottori di Legge: che ad accompagnare il defunto non andassero pił che dieci uomini, eccettuando da essa Legge la Compagnia delle Arti e delle Armi: che niuna donna, qualunque ne fosse la condizione , portasse smaniglie e monili d' oro e di perle, nč veli intessuti e trapunti d'oro e d'argento, nč cintole con fibbie aurate, nč corone o diademi preziosi, nč pelle o veste con istrascico di coda maggiore di tre quarti di braccio : nulla ricchezza di lusso tranne gli anelli. Volle finalmente che al suonare della Campana del Comune, quanti della Cittą avessero cavalli si raccogliessero sotto i vessilli alla piazza, pronti al volere del Pretore. —