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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   Capra Mozza, lasciandola smantellata e quasi affatto deserta. Indi scorsero a Manzolino ; ma perciocché seppero che i Bolognesi scendevano da Baz-zano per batterli, si consigliarono a prudente ritirata, e ritrassero verso Modena.
   Uguccione con sue genti, trovandosi il giorno la di Maggio sopra santo Stefano in Quaderna e presso Varignana inferiore , dopo d'aver devastato ed incendiato le terre, avendo inteso che quei di bolo-gna erano a Castel san Pietro oon buon numero di cavalli e di pedoni, tosto vi si diressero, e giunti al Sillaro, vicino al ponte, si profersero disposti a battere colle loro tre squadre d'esercito i nemici Felsinei. Ma questi, alla loro volta, fecero come i soldati dell'avversario a Manzolino: troppo temendo la baldanza risoluto di Uguccione e dei suoi, e pensando che se questi ottenevano il guado del nume o il passo del ponte, ne correva rischio la Città ; non tennero P invito, e si stettero al consiglio di temporeggiare, voluto dai deputati sopra la guerra, cioè Riccardo Artenisi, Montanaro Montanari, Lombardo da Monte Ombraro e Domenico d'Alamonte. Il perchè i soldati nemici, quasi avessero ottenuto piena vittoria coli'armi, a suon di trombe, ed a bandiere spiegate tornaronsi in Imola con grandi segni d'allegrezza. — Ma quanto non fecero i Bolognesi fu eseguito da quelli di Tos-signano ; perciocché mentre Maghinardo ne predava il contorno, essi in tal modo l'assalirono che n'andò umiliato. Laonde pien d'ira, mosse le armi sopra il Castello di Gazzo, eh' era d'Uguccione Sassa-telli ; e il prese, e lo rovinò dalle fondamenta.
   Intanto Pietro de'Baciacomari fu dal Senato fatto Capitano generale della cavalleria di Castel san Pietro ; e Giovanni di Rombodivino e Giovanni di Conforto de'Tencarari furon mandati ambasciatori in Lombardia per le cose della guerra. Gli Anziani e Consoli del popolo elessero anche e deputarono sopra la nuova milizia due Sapienti per ciascuna Tribù: e furono, Bartolommeo dalle Suore, Giacopino