BOLOGNESI
cui susseguì nel Secondò èèmestre Tiglia de'Fresco»-baldi Fiorentino ; ed erano Capitani del popolo, l'un dopo l'altro Nicola da Sassoferrato, poi Bernardino di Gentile de'Varano da Camerino. E poiché pareva imminente la guerra, ne fu creato Capitano Generale Marcello de'Marchesi Male»pini, •
Or vennero pregati gli Otto Deputati . sopra hi guerra, e gli Anziani ed i Consoli della citta nostra , a volervi rimettere Zoenne da Castel de' fìzitti, uomo di grande stima e potente, congiunto e far migliare di molti che favorivan la Ghiesa,- e che si erano dimostrati avversari del Marchese da Este, avendo combattuto a Bazzano in favore de' Bolognesi. Il Senato, avendo avuto prove della buona disposizione e del ravvedimento di questi antichi Ghibellini, concedette la grazia, tanto più ohe in tal guisa veniva a sminuire il numero de' propri nemidi, e ad accrescere le forze contro il Marchese da Éste.
In questo torno di tempo, perchè non dovevano i Bolognesi trascurar nulla di quanto importasse alla propria salvezza , elessero cinque Savi o Sapienti per ciascuna Tribù, affinchè trovassero modo di raoooglier denaro pei bisogni della guerre. E tali Sapienti furono : Per Porta san Proàolo ; Alberto Odofredi, Milancio Zovenzoni, Tertucoio PaScìpo-veri, Bombologno Massimi Ili e Bartolo Bellondini : di Porta Ravennate / Alessandro Ansaldini * Guglielmo di Fra BuonVieino , Guglielmo de'Perso-naldi, Lancilotto Gozzadini e Giovanni Rociti : di Porta Stiera; Ubaldino MalaVolti, Buonvillano Te-derisi, Francesco Zanasi, Pietro d'Argelata e Giacomo Spavaldi : di Porta san Pietro; Giacomo Ten-carari , Filippo de' Preti, Rolandino Sabbadini , Gandolino Zanelli e Giacomo Biterni. Ma i denari soli non Soccorrevano ai bisogni urgentissimi della guerra: imperciocché abbisognavano cavalli pei militi scelti; ed a tal fine il Consiglio degli Otto nominò tre altri Sapienti per ogni Tribù, i quali prov» ?edessero seicento destrieri. E furon essi Sapienti: