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ANNALI
destro ; mentre i nostri prendevano Savignano e Bagnacavallo, passò con sue genti alla Massa, e cominciò con neri assalti a travagliarla per ogni banda : se non che i Bolognesi, lasciando l'impresa delle altre contrade , furono tosto sull' Imolese, e quivi posero a fuoco alcuni borghi. Alla novella, se non forse alla vista dell' incendio , Maghinardo paventò che Imola fosse ripresa dall' inimico, e pien di paura si fuggi a Faenza. Ora i nostri, profittando dell'altrui panico timore, avrebbero forse incarnato il disegno di prender Imola;. se non che Azzo, ch'era astuto quanto ambizioso, travagliò a tempo il Castello di Crespellano, ed altri luoghi della Provincia Bolognese fino al Borgo Panigale. £ ad un' ora Francesco fratello di lui scorreva e devastava la Pegola, Altedo; e attraversando fino all'Idice verso Budrio, poneva a ferro ed a fuoco Vedrana e Medicina, con timore non lieve de'nostri, che mentre per una parte imponevano ad altri , venivan pur essi alla loro volta sgomentati. -
I Bolognesi per tanto, che correvano da Oriente ad Occidente in difesa del proprio Contado, volendo passare a San Cesareo, che si era pur or ribellato , furon tra via assaliti da , trecento cavalli del Marchese, che andavano a Bazzano per fortificarlo: ed ivi scaramucciando per mezz'ora, fugaron l'inimico , con qualche vantaggio ; e senza punto tardare furono all'assedio di Bazzano e dopo tre di ne pigliarono d'assalto una torre, e allora oon maggior impeto tormentandolo, a furia di mangani, di trabocchi, di montoni, di catapulte vi apersero una breccia, e ne fecero il conquisto ( a3 Novembre). Non cantarono però intera la vittoria ; chè restò ferito nella presa Filippo Ramponi, fratello di Raimondo valente Capitano, ed alcuni altri cittadini di non poco momento.
Ora, Azzo, che si vide levato Bazzano, e disfatte e morte le genti, a far sua vendetta, passò coi-l'esercito all'assedio di Massa Lombarda, deciso di toglierla ai nostri. £ ciò sapendo Massimo Priverna