Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (285/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (285/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   di fòssa allargata e di palancato rifatto. Cose tutte che si ordinavano da' Bolognesi, mentre il Conte e Rettor di Romagna, il Vescovo Guglielmo Durante, il Maestrato supremo del Pontefice nella Flaminia, scomunicava, bandiva, confiscava, e genti, e beni, dappertutto ove trovava faziosi contro la Chiesa ed il Comune di Bologna ; sicché da Azzo Estense fino all' ultimo de' Ghibellini romagnuoli, tutti involgeva nelle censure e nelle pene temporali.
   Intanto nel mese di Ottobre facendosi gli Anziani e Consoli, furon nominati : Giovanni Codagnelli, Giovanni Gozzadini, Bongiovanni Zovenzoni, Lambertino da Stifonte, Guido di Giovanni degli Orsi, Jacopo Ronzaldini, Leonardo di Fra Buonvicino, Guidotto Lamandini, Giacomino da Medicina, Domenico Donzelli, Bongiovanni Gabrielli, Michelino dalle Ruote, Guido Linarolo, Bonandrea de'Pren-diparti, Bartolommeo Lanfranchi, Tortuccio Pasci-poveri, Lombardo da Monte Ombraro, Giovanni de' Grugni, Giacomo di Bernardino de' Coltelli , Riccobuono Plastelli e Bulgarino de'Morandi. — E furon nominati questi Sapienti : Baciacomare Ba-ciacomari, Lambertino Ramponi, Montino Solima-ni, Tebaldo Malavolti, Giacopo da Ignano, Jacopo Tencarari, Buonvillano Tederisi, Giuliano Grazia-dei dottor di legge, Pietro Scappi, Graziole» dei Boattieri , Bigolo Gozzadini, Matteo de' Battuti, Giovanni Bencivenga e Francesco di Benvenuto ; i quali ordinarono che nessun bandito Ghibellino , di niuna terra italica infestata dalle fazioni, potesse rimanersi in Bologna e nel Distretto, sotto pena in denaro, nella roba e nella persona.
   Di quest'anno i Bolognesi passarono con buon numero di cavalli a Massa Lombarda, dov'era Nor-dello de' Nordelli fuoruscito d'Imola co' seguaci suoi, ed essendosi i nostri decisi a batterlo, nè potendo qnesti oppor resistenza, cedette il Castello , sottoponendosi a patti onorevoli pei Felsinei. Ma ben presto Maghinardo da Sosenana, venuto in desiderio di aver egli quel Castello, aspettando il