BOLOGNESI
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Olmedola, Giambonino Bonvicino, Uguccione Pe-golotti , Graziadio Sassoni , Rambaldo Zambrasi , Pier Merlini, Bittinio Ottoverini, Domenico Rom-bodivino, Ugolino di Giovanni Buttrigari, il figliuolo dell' estinto Corsino da Montecuccolo ; ed altri assai.
Come il Marchese ebbe avuto Imola, si rivolse a Savignano e l'ebbe ; poi salì a Bazzano, che a' arrese ; ed ei lo fortificò a dispregio de' nostri. Ma questi, che n'ebbero onta, noi soffersero , e brandite l'armi, e radunate le milizie, con due delle quattro Tribù cittadine, passaron nel modenese, e misero a sacoo ed a fuoco diversi luoghi della contrada. E prendendo poscia la via che mette da Modena a Ferrara, rovinarono tutti i ripari degli inimici. E venuti di poi alle mani con Ugolino dalla Faggiola Savignanese e cittadino di Modena, e con Rosso de'Liazzari bandito Bolognese, posero a mal partito le genti di costoro, e lecer prigioni i Capitani, il primo de'quali stette due anni nelle carceri nostre, e l'altro fu pubblicamente fatto a squarci in sul ponte di Reno. Nè di ciò paghi i Bolognesi passarono a'danni del territorio d'Imola, che scorsero fino alle porte della Città, alla quale imposero timore perchè all' esercito Bolognese si erano aggiunti dugento cavalli ed altrettante balestre Fiorentine. E dopo questo fatto ritornarono sul modenese che di nuovo infestarono, e in dispregio di Azzo fecero una fortezza sul Medesano, con decreto che del continuo vi stesse un presidio, o la necessaria munizione, e che vi avesse tutto intorno larga fòssa di difesa.
Intanto il Consiglio Generale, pensando ancora alle cose del Frignano, discorse sopra il fatto della gueiTa e sul Capitano della montagna, volta a guardatura del Reno, il qual Capitano era il Conte Ugolino da Panico. E fu stabilito che i banditi Bolognesi , esenti dalla protezione della Città , i quali dipendessero ora dal detto Conte o dalle terre Fri-gnanesi della Città di Modena, fossero cancellati
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