Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (278/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (278/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   2(jS ANNALI
   Cento, Pieve, ed altre terre di confine del Contado : e dove con tali genti non s' aggiungesse lo scopo, si movesse l'esercito capitanato, e con ogni più ampia facoltà, e distruggesse quant'era fatto, e conservasse le confina e le ragioni del Contado e della patria.— Di qui non breve inimicizia tra Bologna e l'Estense, il quale per vendicarsi di quanto i nostri con ogni diritto operato avevano, designò di levar Imola a' Bolognesi e darla agli Alidosi, pensando egli, che sminuiti di possanza fossero per diventare più umili e rimessi. E quanto in quest'anno divisò, tentò nel seguente di porre in atto.
   Ora Guglielmo Durante, che in Cesena teneva stanza, scrisse a'Bolognesi che eleggessero certo numero di Sapienti giurisperiti, i quali insieme cogli ambasciatori della Città andassero a lui per essere alla nuova congregazione pubblicata in Cesena. E gli otto Sapieuti nominati, due per ciascuna Tribù, furono: Rodolfi no de'Lamerii, Azzolino di Guidotto da Castello, Pietro Sinibaldi , Bonacur-8Ìo Aldrovandi, Galvano Gozzadini, Giovanni Piatesi, Uguccione Sabbadini, e Carnelvale Colombi. £ gli ambasciatori che con esso loro andarono a Cesena^ furono: Nicola de'Sabbadini, Buonvillano de'Tederisi, e Giacopo de'Balduini, giudici; Giacopino da Medicina sindaco, Leonardo di fra Buon-vicino notaio, e Catellano de'Malavolti e Monso de'Sabbadini. Questi tutti, nella congregazione tenuta , poiché fu discorso sopra le cose della guerra ed altre importanti, produssero gli strumenti della protestazione fatta altre volte ai Conti di Romagna precessori del Durante. E ciò fatto, siccome Bologna avea mestieri di valorosi, sagaci, e prudenti reggitori, mandò due frati della penitenza per di-* verse parti della Lombardia, della Toscana, e della Marca a cercare fra i nobili chi fosse atto a sostener tanto peso. E i nomi poi dei proposti da'quei frati verrebbero messi a scrutinio dagli Anziani e dai Consoli e Sapienti, in un' aula di adunanza