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di Nicola Rodaldi e di Bernardo Garfagnini ; quella de* Linaiuoli dipendeva da Pietro di Francesco no-taro e da Ravanelli Albertino ; e quella finalmente del Cervo, reggevasi per la sapienza di Gerardo Sementi e d'Alberto da Varignana. — Questa Compagnia del Cervo aveva il suo Gonfaloniere, il quale recandosi nelle Cavalcate guadagnava tre soldi Bolognesi al giorno per suo stipendio ; e recandosi negli eserciti era stipendiato solamente il di cbe andava e il di che tornava , ed a sue spese faceva portare il vessillo, che stava continuamente presso di Ini. — L'intera Compagnia poi si congregava 1' ultima domenica d' ogni mese nella Chiesa di san Leonardo; ed ogni anno, in Maggio, facevano la mostra loro. Vedevansi in tale circostanza portar lo scudo, e in testa un elmo di cuoio o di ferro, m al corpo una giubba o corazza, coli' insegna di lor Compagnia, oh' era un Cervo corrente.
Intanto Guglielmo Durante, Vescovo Mimatense, fu creato Rettore della Provincia di Romagna e Marchese della Marca d'Ancona in vece di Pietro Arcivescovo; ed era uomo dottissimo e di bell'inge-
So ; discepolo d'Enrico Ostiense e scrittore di cerò opere. Giunse egli a Ri mini , poi a Cesena, dove intimò una Congregazione , alla quale intera vennero tutti gli Oratori, Nunzi e Procuratori delle Città della Flaminia. Gli ambasciatori nostri a tale adunanza furono: Giovanni Buttrigari, Bartolo Bel-londini, Bombologno de' Massimelli, Guido Borro-mei , e Leonardo di Buonvicino notaio. In essa congregazione fu decretato da tutti, che il Conte e U Vescovo Guglielmo avesse con lui, per la Provincia di Romagna , trecento militi stipendiati.
Ma egli pertanto, checché ne fosse la cagione (e molti avvisano che fosse sdegno d'inurbana accoglienza) passò a Bertinoro , poi a Forlì , poi a Castrocaro dove stette alcuni giorni. E di là partendosi deviò di strada , per ischi vare Faenza ; e recossi ad Imola.
E nel frattanto Azzo Marchese da Este, desideroso
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