BOLOGNESI «rti
fu roti Sapienti a quella de' Fabbri, Prando Zana-ielli , e Rolandino da Moglio; alla Compagnia dei Pelliciai vecchi, Gerardo dalle Olle, e Bonaccursio Compinti ; e i due Sapienti Jacopo Mezzavacea, e Rolandino di Ravone, stavan ministri a quella dei Pescatori; e Pietro Zagonelli, e Barone dal Fossato, a quella de'Drappieri per l'arte; Giovanni Aldro-vandino, e Buonamico di Tommasino, eran Sapienti di quella de'Cordovanieri o Cuoiai; Andriolo di Guidone degli Albizzi, e Giacomo di Guido dalla Vezza, con Matteo di Domenico, e Giovanni Codagnelli, reggevano le compagnie de' Beccai, per 1* arte e per 1' arme ; Giacomo de' Mussolini , Paolo de' Lafran-chini, Mino di Deodato, e Mirabello Ferranti, presiedevano a quelle delle Sbarre, per l'arme e per 1' arte ; Bonacossa e Graziadio Macaldi, a quella delle Stelle per l'arme; Pietro d'Allerario notaio, e Buono d'Antonio Stracciamolo, a quella fa' Drappieri per l'arme ; Bongiovanni Zovenzoni e Pietro di Gozzadino Gozzadini dirigevano quella del Cam-bio, Fantino di Pietro Ferranti, e Spinabello di Ribaldino , stettero alla Compagnia del Griffone; a quella de'Lombardi, Fabiano di Corredino Casali, e Pietro da Casola; reggevano i Falegnami, Giovanni de' Maestri, e Guido de' Giovanni ; Bartolommeo de' Mutti con Gerardo Vedovacci, davan norma alle Schise di Saragozza; Alberto Pavanesi, ed Aldigerio Algardi., ai Mercanti; Matteo da Salotto e Nicola Tintore ai Vari o Vai; Pietro Mer-lini e Petrizzuolo Albanesi, ai Balzani ; Bonafede e Bernardo de' Curioni, ai Pellacani ; Rombolino de' Rombolini, e Prete di Guidone, ai Leopardi ; Domenico ed Ugolino da Frassineto con Galvano di Guidone e Francesco Donzelli , dirigevano le Compagnie de' Bisilieri o Calzettai; Giacopino dei Mutti e Aspettato di Rodolfo, governavano quella de'Muratori per l'arte; i Sarti ebbero a Sapienti, Palmerio Barbarossa e Nicolò Nappari ; ebbero i Merciai Errighetto Mereiaio e Pace de' Vacchettini ; la Compagaia delle Chiavi stava ai cenni di Jacopo