Stai consultando: 'Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (247/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (247/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI *49
   conveniente e giusto prezzo, con patto ohe quel Castello si spianasse, nč mai pił venisse edificato per lo Comune di Bologna, nč pegli Ubaldini, nč per altra persona. — Ad istimare adunque quanto vendevano i Mugellefi al Comune Felsineo, ed a tassare il primo ed il terzo degli articoli sunnotati, le compagnie de'Cambiatori e de'Mercanti nostri, giudicaron si dovessero eleggere coli' assentimento del guardiano de'Minoriti e di ^rate Petrizzuolo, due uomini legali č dabbene pel Comune Bolognese, e due pei suddetti Ubaldini , i quali giurassero d' esser fedeli nello stimare e tassare le prefate cose, dandone il prezzo che giudicassero conveniente ed equo. Č se i predetti quattro arbitri discordassero, si nominerebbe allora una quinta persona ; e discordando pur tuttavia , verrebbe scelto
   0 il guardiano de' Minoriti nostri, o Frate Petriz» zuolo dall' Avesa suddetto , alla cui sentenza si starebbero quete ambedue le parti. Ed accettando
   1 Bolognesi il terzo articolo , prima che pił oltre si procedesse, chiedevano deposito nella Cittą di Fiorenza pel Comune nostro, di quindici mila fiorini d'oro, da trenta soldi per fiorino: il qual deposito fatto, e da quei da Mugello accettato, e per lettere del Vescovo nostro sigillato, subito gli Ubaldini consegnerebbero il Castello al Bolognese Co-illune. Ma prima che venisse consegnato, con giuramento volevano si promettesse a nome del Pretore , del Capitano, degli Anziani, de' Consoli e dei Deputati all' acquisto , come pure dal Proconsole de' notai, dalla sua compagnia , e dalle societą de'Beccari, Calzolai e Drappieri, che tutti efficacemente adoprerebbero perchč gli Ubaldini fossero conservati nelle ragioni che tenevano e possedevano in riguardo alla Diocesi ed al Contado di Bologna. E gli Ubaldini a vicenda giurarono di esser devoti e fedeli al Comune Felsineo, nč dar ricetto in lor terre a ni un nimico o bandito della Cittą di Bologna, custodendo la strada e mantenendola sicura. E cosģ verrebbero ricevuti e trattati
   Artriti. Boi* T. II. 3a
   t^ooQle