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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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BOLOGNESI
ordiniamo per decreto nostro nuovamente fatto oon autorità e deliberazione del nostro Consiglio Generale, che la forma di esso decreto a tutti sia manifesta , acciocché per ignoranza quelli che ai recano quivi non abbiano a patire alcun danno, nè ad inciampare nei lacci del nostro interdetto. Noi adunque preghiamo le Signorie Vostre, affinchè si compiacciano di far noto a tutti i Comuni e le terre loro, ohe ninna persona sottoposta oon merci alla nostra giurisdizione, e che si rechi con esse a questa Città di Ancona, ardisca far passaggio per la Città di Osimo, né per alcuna parte del Contado o Distretto di eesa: e ciò pure vogliamo si per Offania e Stafalo ; le quali terre e loro Distretti noi vogliamo comprese neli' interdetto medesimo. E partendosi dalla Città nostra di Ancona con merci ed altre cose, non passino per li predetti tre luoghi né pei loro territorii, sotto pena di cinque* cento lire anconitane e la perdita delle merci trasportate oon tra 1' interdetto. E incorrerà nella medesima pena chiunque rechi aiuto, consiglio, o favore ai cittadini ai Osimo contro i decreti del Comune d' Ancona. „ — Le quali lettere il Pretore di Bologna, di compagnia cogli Anziani, fecero pub* bliefoe nella Città e nel Distretto.
E di questo tempo medesimo il tante volt» citato Ildebrandino , scrisse al Senato di Bologna, che fra il termine di otto giorni dopo 1* arrivo delle sue lettere, fossero totalmente revocate le sen-•tenze, e revocati i processi dal Senato fatti, ohe in qualsiasi modo tocchino ed appartengano alle vendite ed alle entrate delle tene o possessioni, o di altri beni esistenti neHe confina del territorio medicinese, che per lo addietro aveva posseduto e tenuto, sotto colore di custodia, il Bolognese Comune. Scrisse anche agli Anziani e Consoli, che dovessero rilasciar liberi, Tosco da Pagnane, e tutti i compagni snoi, i quali in Imola erane distenuti, e' che se ciò non facessero verrebbero scomunicati'. ©eKa qufrl cosa fu data cura ad un Sindaco, elette Anna!, Boi T. II. . ai

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