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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOG NESI Ali
   e fra1 nostri bolognesi, dicesi un Tiresio Ghisilieri, un Tommaso Ramponi , un Tiberio Sabbadini ; e Rolando Zambrasi, Niccola Ariosti, Francesco Albergati, Pietro Prendiparti, Bargellino Bargellini, Pro ilei valle Uccelletti, Fililo Scappi, Bartolod'Isnardo Paleotti, Cristiano Guidozagni, Pietro di Grandone de'Rossi, Savio de*Buoi, Buonfante Piatesi, Giliólo di Bualello Orsi, Guidalotto Mezzovillani, Giulio Rodaldi, Bempiglio Malpigli, Bartolommeo de'Toschi, Lamberto di Lorenzo Magnani, Gerardo Cerniti, Bonacossa de'Fabbri, Buongiovanni Beccadelli, Errighetto d'Ubaldino Albergati, Filippo Mantici, Rizzardo Dainesi, Guglielmo di Giacomo Marsili, Romeo Scannabecchi, Cingolo di Bonaventura dalle Armi, Balduino di Provenzale Foscarari, Rolando Visconti , Alberghetto Carrari , Pietro Tettatasi-na, i quali tennero fino all' ultimo in maggior pregio l'onore che la vita.—>-Questi sono i prodi, pressoché tutti Bolognesi, di che oi dà il novero Io storico Ghirardacci: ma convien dire, o che un tanto numero sia falso, o che molte navi salpassero dal lido di Telomaide ; sendochè non poche genti avevano lor guerrieri colà; per cui sarebbe stata si gran quantità di fuggiaschi da non far piena una barca, ma comporre intera una fiotta: e ciò essendo non v'era motivo di fuga. Qualunque però fosse il numero di tali guerrieri, non venne dato loro di poter metter àncora sull'amico suolo d'Italia. Non molto lungi dalla vuota abbandonata Città, mentre tenevansi fuor di pericolo e di timore, ecco apparire sull'orrizzonte una nuvola nera, e soffiar vento contrario, ed agitarsi torbide e spumanti le acque. Poi la nuvola s'aggrandì , e spinta da gagliardo Vento si distese per lo cielo, che tutto si ottenebrò. Indi, senza riposo consentire , ecco un guizzar di lampi, un romoreggiare di tuoni, un bombire continuo di cielo. E già il tremendo aquilone imperversa sul mare, e solleva ed agita furiosamente le onde, sicché la misera flotta vien qua e colà in fiera guisa trabalzata ; ed ora sembra toccare le