BOLOG NESI
Ali
mandò alla custodia di Reggio una delle tribù della Città nostra, correndo il mese di Giugno , quan-d'erano degli Anziani Bernabò Gozzadini e Giovanni Rustie belli, e dei Sapienti de' Toschi e dei Merciai Galvano Gozzadini e Giovanni de'Magnani.
E imperciocché il Comune stavasi intento anche ai bisogni materiali della Città, rifece in pietra il ponte detto della Carità, in san Felice, ohe prima era di legno : e riparò la Chiusa di Reno eh' era in gran parte caduta a mina : e fece erigere il ponte detto di Fòssa Cavallina, e l'altro vicino alla Città sotto del quale scorreva la vecchia Savena. Ancora volle che niun leproso abitasse nella Città, ma si stesse a ricovero nello Spedale di san Lazzaro; e se povero, il Senato darebbe dieci lire perchè fosse posto in convenevole cura. Intanto si fabbricò il ponticello sul canale delle Moline, che mette dal campo antico del mercato, o moderna Montagnola, al Borgo di san Pietro ed alla Mascardi a pel transito chiamato delle due Chiese.
Mentre si facevano in Bologna queste cose tutte, nrano Anziani e Consoli Tommasino Piantavigne , Pietro di Gozzadino Gozzadini, Gerardo dalle Olle, Bartolommeo Vitaliani, Bonfìgliuolo degli Artusi-» ni, Rolandino Passaggie; e Filippo de'Rasori. Ed erano eministrali sopra le Compagnie, Domenico da Moglio, Marsilio de'Marsili, Martino Canetoli, Graziolo de Boalieri, Bongiovanni Bonfigliuoli, Ru-baconte Curioni, Rolandino Cristiani, Giacomo dei Visconti , Benamato de' Fagnani, Villano Guastavi llani, Gerardo Cantoffi, Giovanni di Guglielmo Buttrigari, Rigo Mezzo villani, Rodaldo Lamandini e Aldrovandino Marsili.