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Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOG NESI Ali
   allora gli estremi delle Province, e come facili rimanessero le quistioni tra' paesi finitimi. E tale siepe fu piantata fra Cento e il Finale dov' erano gli edilizi in discorso ; e gli ambasciatori pregarono il Comune e gli uomini di Cento, e particolarmente il Vescovo, perchč serbassero quella siepe, e in un con essa il confine.
   E intanto il Legato ed il Conte della Romagna, dissero a' Bolognesi che accogliessero esercito per passar sopra al malfido Castello di Savignano ; e tosto furono in pronto duemila uomini delle tribł della Cittą. E perchč le cose fossero governate convenientemente, il Senato elesse alcuni Sapienti sopra il detto esercito, con podestą d' aumentarlo o diminuirlo. E furono questi Sapienti : Rodaldo La-mandini Anziano, Pace de'Paci, Tommasino Pianta vigne , Rolandino Tencarari, Guido Bonromei o Borromei, Provinciale Foscherari o foscarari, Spi-nabello Ubaldini Anziano , Guido Caccianemici, Scannabecco de'Romanzi, Riccobuono de'Plastelli, Benedetto Fogliani e Priore de' Tebaldi o Tibaldi.
   Dopo composto il detto esercito si fecero diverse opere di varia architettura. E prima de' ponti sopra Fiaccacollo, degli scavi nel Panaro sotto le valli, il ponte nuovo a Casalecchio, perchč rovinato , ed alcuni dell' Avesella.
   Erano Anziani in questo tempo: Rolando Sabba-dini, Vittorio da san Giorgio, Bonincontro Bolognesi, Giacomo Visconti, Guittone Ghisilieri, e Rodolfino de'Lomerii. E furono Sapienti: Guidotto Lamandini, Rolando Sabbatini, Martino Tebaldi, Ugolino dalle Pianelle, Rubaconte Curioni, Giovanni de' Ferranti, Michelino dalle Ruote, Giovanni de' Magnani, Bittino di Lamberto Piatesi, Pietro de' Cacciti, Giuliano Calcina , Capuccio di Guglielmo Buttrigari, Michelino Corforati e Martino de'Coltelli. E fu da loro dee etato ci 3 li confini fra il Comune di Modena e quel di Bologna si ponessero secondo il parere di detti Sapienti e di detti Anziani, i quali stabilirono che quattro