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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   pur ferraresi, e ad Andrea Fontana figlio del suddetto Nicola.
   Ritrovandosi il Senato di Bologna, in fatto di cose marziali ben pronto, fu avvisato della pace che si trattava avere con lui, dalla' comunione dei Ghibellini di Romagna : e ciò per mezzo di Frate Agnello Priore de'Predicatori di Bologna, Alla qual proposta rispose il Senato per mezzo di quattro Sapienti , uno per ogni tribù , e che furono questi ; Ubaldino Malavolta dottor di Leggi , Bonvioino dottor Decretale, Antonio Gulluzzi e Guidone dei Lamandini; i quali conchinsem pace, a condizione che non si facesse memoria nè scrittura de'Lambertazzi , i quali si erano compromessi nel Capitano di Milano e in Alberto dalla Scala, con le infrascritte oondizioni : che in tutte le discordie * che potessero insorgere fra' nobili della Romagna il Senato di Bologna fosse mediatore; che accettata la detta pace, si filoesse tregua per ambe le parti t che delle cose predette si scrivesse a Mal a testa ed al Comune di Rimino, a Guido da Polenta ed ai suoi figlioli, a Frate Alberico, ed ai Conti di Cu* nio ; che del tutto si avvisassero e mandassero ambasciatori ai Bolognesi che fossero alla Corte' Romana ; che per risposta si scrivesse a Frate Agnello Priore, secondo piacesse a'Sapienti nostri.—* Ed essendo stato fatto il Compromesso fra' Bolognesi ed i Lambertazzi in Matteo Capitano di Milano e in Alberto dalla Soala, si feoero sopra oiò lunghe, pratiche. Alla fine, radunato il Parlamento in Castel sàn Pietro, si voleva ridurre Imola alla giurisdizione de' Bolognesi ; ma poiché Deutooherio Giudice della Città di Forlì vi si oppose, per esser Imola allora interdetta, la cosa rimase inoonolusa.
   E in questi tempi essendo stata fabbricata una fortezza presso il Castello di Pietracolora da alcuni fuorusciti di Bologna, onde non poco si molestavano quei del Frignano; ed essendo loro intento distendersi an-cèfa fino a Belvedere; il Senato mandò Ambasciatori à Belvedere ed a Pietracolora per accertarsi del tutt<&