BOLOG NESI Ali
Niccoletto «le* Cavalli, Baciliero Ugolini, Stefano Tebaldi, Parisio de* Parigi, Ubertino de'Palmerii, e Giovanni di Biondo Notaro.
Finalmente in quest' anno medesimo apparisce (come in altri puranche) aver il Senato fatto dono di quarantuna cappelline di panno rosato ad altrettanti giovani bennati che menarono moglie. Il qual favore in tanta stima si teneva, che lo sposo per otto giorni continui d' altra cappellina non faceva uso fuorché di quella: e da indi in poi, come segno di distinzione, la serbava con grandissima cura.
Le quali cose tutte dimostrano che il Senato Bolognese, quando le cittadine e limitrofe vicende gli consentivano quiete, sapeva usar bene della pace, cercando ogni modo d' abbellimento per la Città e pel Contado, e studiando que' mezzi che potessero allettare il popolo, e renderlo calmo ed amorevole. Ciocché gli venne fatto abbastanza nell'anno in discorsi, che non senza ragione potrebbe dirsi per Bologna — 1* anno delle provvidenze. —•
ANNO PI CRISTO 1280*
Pel primo semestre fu Pretore Giacopino de'Figli ; perugino, e pel secondo Giacóne Giaconi. Intorno a'Capitani del popolo vi ha discordia ftei'Cronisti : quale annunzia Pier Vernacei, quale Biagio Tolo-mei, quale finalmente quel Binde Bascheria della Tosa, eh* era pur Capitano del iitfty. E v'ha un'epi-» grafe sincrona che tale lo dice.—Ed'eccone il tema e le paroleLa vecchia memoria delle case, possessioni ed altri diritti del Ponte di Reno, pertinenti al Comune di Bologna ed al Rettore di esso, era per antichità di tempo tutta corrosa e grtasta », onde fu da Giovanni Mattili cavaliere ed uno dei Sedici , in quest'anno restaurata, e posta nel Pa-^ lazzo del Podestà.
Annal. Boi. T. //. a 5