ANNALI
Compagnia del Leone, tremila; a ciascuna università delle altre Compagnie, due mila ; ad ognuno de'Capitolari, Rettori, Capitani e Consoli di esse Compagnie, dugento ; ad ogni Gonfaloniere delle predette, dugento pure. Finalmente a chiunque particolare della fazione sunnomata, se soldato, o fi-gliuol di soldato, o dottor di leggi, quattrocento marche; se poi pedone, dugento. — Tutti i sunnominati dovevano giustificarsi e render ragione della nuova cacciata de' Lambertazzi, de' malefici, omicidi, beni occupati, ed i fi zi rovinati, patti violati, ed altrettali gesta riprovevoli. Quanto fu imposto venne attivato in sulla pubblica piazza della Città di Ravenna, in solenne adunanza raccolta a suon di campana ed a voce di banditore, alla presenza di Ranieri de Piìeis Fiorentino e Pretor di Ravenna ; di Guido Riccio, Guglielmo Traversali, Guidone da Polenta e Vincenzo Cittadini, tutti da Ravenna ; di Giacomo di Niccola, di Giovanni Sassoni , Pietro d'Enrico Saracini, Gregorio formando, Stefano Lazzarenghi ed Ambaldo Sordo, cittadini Romani; di Francesco de*figliuoli di Sanzio, Cella e Tommaso di Bartoletto, e Rinaldo de'Ma-> nenti, Spoletini*
I Bolognesi che si videro inciampati in queste male pastoie, volendo ubbidire e difendere ad un tempo le loro ragioni, avevano eletti ad ambasciatori i soliti, Antonio da Manzolino o de'Manzolini con Liazaro de'Liazari, uniti a Niccola Zovenzoni ed a Bersino di Dionigio Cavaliero ; i quali a nome del Comune di Bologna si presentarono a Bertoldo, Rettore e Conte. Parimenti si presentò Bartolom-tneo di Chiara, che si disse Siudaco e Procuratore del Comune suddetto e dell' università della parte de'Geremei, di quella delle sunnotate Compagnie, e di tutte le persone contenute nel suo Sindacato* E in questa occorrenza vennero porti tutti gl'Istro-menti di Sindacato e di procura delle suddette Compagnie, scritti per mano di diversi Notai. E il detto Conte e Rettore comandò agli ambasciatori