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Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   di Marco da Barza dalla Fiumana, Procuratore di Lucio da Valbona, promise per mille marche.
   Celebrate queste cose tutte nella Cittą d'Imola, e disposte a riconciliazione le due parti de' Geremei e de' Lambertazzi , Bertoldo Conte e Rettore coli' Arcivescovo di Ravenna, e co' fuorusciti vennero a Bologna (a Agosto). E due giorni appresso (4 Agosto) Bertoldo fece congregare sulla Piazza Maggiore ambedue le fazioni, essendo presente Latino Cardinal Legato , 1' Arcivescovo di Ravenna , quel di Bari, Ottaviano Vescovo di Bologna, Si-nibaldo Vescovo d'Imola, e 1' Abate di Galliata , tutti vestiti pontificalmente.—Era la piazza dovunque adorna di panni, e damaschi, e velluti ; e di ghirlande di fiori e festoni di fronde d'ogn'intorno fregiata. Presso la porta del Palagio ergevasi in alto un pulpito coperto di broccato, cui sopra faceva riparo un baldacchino di zendado rosso : qua e lą sorgevano palchi, di dove trombettieri del Comune, davano fiato lietamente agli oricalchi,-suscitando nelle migliaia del popolo entusiasmo di giubilo : tutte le campane della Cittą squillavano a festa ; dappertutto era una gioia, un accorrere, un sorridersi, un affratellarsi consolantissimo. Tacquero i suoni, tacque il romore assordante di quell' onda di gente. Il Cardinal Latino, salito sull' eminente pulpito, fece una dottissima Orazione di circostanza ; una faconda, erudita, convenientissima esortazione alla pace, come quegli eh' era prudente e bel dicitore. Finita la quale con molto applauso di popolo , un Notaio lesse ad alta voce il Compromesso dell'una parte e dell'altra: dopo di che vennero lette da Cornelio Ringhieri cittadino di Bologna le lettere Papali. E finalmente il Cardinale chiamņ a sč cinquanta uomini fra' primi di ogni fazione, insieme coi loro Procuratori e Sindaci; e questi, imponendo la destra al libro de'Sacrosanti Vangeli, giurarono e stabilirono di vivere uniti perpetuamente in pace ed amore, sotto pena ai delinquenti di diecimila marche d'argento. E i