BOLOGNESI 187
ANNO DI CRISTO 1379*
Essendo in quest'anno Bertoldo Orsini Rettor Generale , anche per la Provincia di Bologna, quivi siedeva Vicario suo , Stoldo de' Jacopi.
Bertoldo, a principio d'anno, per ridurre in atto ciò ch'era stato progettato alcuni mesi prima, dopo aver visitato il Distretto d'Imola, ed ordinatovi il magistrato, e trattata la pace tra le fanoni di essa Città, avendo egli da ogni parte ricevuti gli ostaggi richiesti, richiamò i banditi Imolesi che riparavano in Faenza ; e passato poi a Ravenna in nome del Pontefice, ne prese il possesso. Il che fatto fu di ritorno a Faenza, dove rimise la fazione Manfroda esigliata, la quale con lieta fronte e col bacio dell' amicizia venne dalla parte Accarisia incontrata ed accolta. Quivi poscia giugnendo il Legato e Cardinale Ostiense de'Frangipani, si conchiuse solennemente la pace , con pena di diecimila marche d'argento a coloro che non l'osservassero (i Febbraio).
E ad Imola fu più tardi il Legato, dove convenne ancor Bonifazio Arcivescovo di Ravenna, che assister voleva alla pace che nel mese d'Agosto s'aveva a stringere fra Geremei e Lambertazzi. — Mentre adunque Bertoldo era in Imola, cominciò a trattare questa pace; ed avuto a sé il Sindaco di Bologna, cui da'Consigli e Generale e Speciale era stato fatto pieno mandato d'autorità sulle comuni occorrenze, dopo lunghi e maturi ragionari tra loro, si furono in fine accordati. Laonde, a capo di poco tempo (27 Giugno), nel palazzo episcopale , alla presenza de' seguenti testimoni, cioè Opizzo Vescovo di Parma, Guglielmo Durando Cappellata del Papa, Bartolommeo Azzoni Arcidiacono vicentino, Gentile Canonico Pisano , Rainaldo di