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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 113
   ANNO DI CRISTO 1273.
   Resse fra noi Podestà Niccolò o Niccoluccio Ba-lugani da Iesi , e fu Capitano del Popolo Malatesta de' Malatesti da Rimini. Il nostro concittadino Cac-cianemico Caccianemici andò Pretore di Piacenza.
   Molti della fazione de'Lambertazzi vennero carcerati in Bologna e furon tra questi, Castellano Anda-lò, Mnsotto Orsi, Pietro Carbonesi, Scannabecco degli Scannabecchi, Tommaso e Michele de'Principi, Gualterino Macagnani, Baruffaldino Storlitti ^ Ugolino Angelelli, Guinezio de' Crescenzi , Arrighetto Mantighelli, Bonizzo Nani, Tommaso Arienti, Uguc-cione Magalotti, e Scozzamonte Buttrigari. E perchè fu voce che verrebbe potente soccorso a' Geremei , quelli dr parte Lambertazza ch'erano liberi, ma in pericolo, fuggirono alla montagna colle mogli e co'figliuoli, e per tragitti difficili ripararono a Faenza.
   Intanto, avendo saputo i Geremei che gli avversari s'apparecchiavano di far ritorno a Bologna, fecer consiglio di vincerli in sollecitudine, e coglierli non ben pronti a difesa: e con tale risoluzione, comandati dal Malatesta, furono in sul Distretto di Faenza; dove, per trar fuori i nemici dalla Città, scorsero predando il paese, incendiando case, e guastando alberi e biade, non pur lontano dalla Città, ma quasi fino alle porte. Il che non potendo patire i Lambertazzi, cui più. che il danno toccavano le ingiurie, fecero impetuosa sortita, e s' attaccò fiera pugna con molta strage d'ambidue gli eserciti. Ma quei di Faenza, non forti abbastanza per resistere, alla fine si ritornarono e si rinchiusero in Città. Ed ecco il Malatesta era quasi ad Imola co' suoi nel ritorno, quando improvviso si trovò investito da buon numero di cavalieri giunti pur