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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   se più espedisse il combattere o l'abbandonar la Città. Intervenivano gli Scannabecchi , gli Acca-risi , i Principi, i Lambertazzi, gli Alberii, i Mar-garotti, i Ligapassari, i Terrafogoli ed altri molti, sì nobili che popolani. Parve da prima ad alcuni de'più animosi, ed a'Magarotti principalmente, che la fortuna dovesse ancora tentarsi per riguadagnarla o perire. Ma Castellano di Fabro de'Lambertazzi, assai grave d'anni e di senno, rammemorando le perdite sostenute, l'ineguaglianza di forza, e i soccorsi trascurati prima, ed in seguito venuti meno , conchiuse esser necessario il desistere da un imprudente contrasto, e serbarsi a'tempi migliori. Avvaloravano col loro assenso il consiglio Spinello de' Carbonesi, e Ruffino Principi , e parecchi ap-
   Eresso, assai noti per accorgimento e valore. Si staili d'abbracciarlo. Nè trapassaron poche ore , ed uscendo a migliaia armati ed inermi colle loro mogli, e coi fanciulli, poterono ridursi in salvo senza che i loro avversari chiudessero le vie all'egresso o s' ardissero d'inseguirli, essendo trecento le famiglie cacciate, e forse dodici mila i loro individui (2 Giugno). Privi della patria ed esclusi dai circonvicini Distretti , ricoverarono per la molta parte a Faenza, amorevolmente raccolti da quel Comune, e introdotti in oltre al possesso di quelle case che abitarono a' tempi addietro i Manfredi.
   Da quel momento, rimasti senza sospetto al dominio della desolata Città, s'occuparono i Geremei di riforme e di provvedimenti (10 Giugno). Ciascuna delle Società sì d' arti che d'armi somministrò due individui, che uniti a Senzanone Pipini maestro in leggi ed a Niccolò Tencarari giudice, ebbero l'intera plenipotenza. Vi partecipò Rolan-dino de' Passaggeri, popolano acerrimo fra' Geremei, eh' indi secondando le viste della fazione, acquistassi un grado d' autorità che 1' approssimò a Signoria. Al maggior Consiglio ed alla Credenza, che di giorno in giorno scemavano di possanza, sottentrò , come ad essi piacque, un Consiglio ristretto