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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   bolognési 87
   pugnar gli Ubaldini, i Conti dall'Amola e i nobili di Sooveto : pei Geremei i Valvassori di Roncastal-do, di Rdcca di Vico, di Monsevero e di Monte-*
   Sóli. Intanto, dacché il Prefetto del popolo erasi hnesso all'incominciar del tumulto, s*adoprava solo il Pretore, a frenar là rabbia de'contendenti, senza rallentar dal proposito, benché le genti di sua famiglia fosser disarmate, e malconce nel divider le zuffe (a Maggio). Distene va i più contumaci, inviava a'confini, esigeva ostaggi, imponeva multe, e per Oratori esortava le Città e le Provine eie vicine a non consentir che i lor cittadini s'interessassero nella sanguinosa contesa. £ senza frutto. ~Pel tratto di più d'un mese (come abbiamo accennato sotto all'anno antecedente) poiché la rabbia s'era infusa nel sangue, e la sete di Vendetta, per mille cagioni, nell'animo; proseguirono i due partiti a contendere, contrada opposta a contrada, Società a Società, famiglia à famiglia. Nelle famiglie medesime divise fra sé di parte, violaronsi le ragioni del sangue ; e le donne stesse non inorridirono infra gli stormi, e vi secondarono il furor de*padri e dei mariti.
   ET ornai per prova apprendevano i Geremei che le sole forze non bastavano loro a sterminio degli avversàri. Ricorsero al tradimento. Fii proposto, ohe Castellano ed Alberto còn altri nove maggiori di sua fazione, convenissero entro al Palagio senz'arme, e vi dimorassero in protezione del Comune, finché seguisse fra loro un accordo che ristorasse la quiete. Nè i più avveduti fra'Lambertazzi s'astennero da sospetti d'insidie ; e Piero diBrigadano dei Carbonesi manifestandoli e Castellano, lo scongiurava a non riposar di soverchio sull'Apparenze, fine a comprometter sè stesso , e la causa a lui confidata. Ma l'impérterrito Capoparte preferì il rischio all'imputazione d'aver rimossa per timor privato la pubblica tranquillità (24 Maggio). Seguitaroftlé entro al Palagio Piero medesimo di Brigadano, Tommaso e Michele Principi, Miladisio Gnarini,