BOLOGNESI
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à'ogni loro arare; e le case loro dopo essere state saccheggiate, furono senza niun riguardo atterrate. Eoco quali sono i frutti delle civili discordie, ecco a che l'ambizione dei capi-partito riduce le Città, che coi loro consigli vogliono governare.
Ma di queste zuffe accanite e funeste più diffusa* niente parleremo sotto l'anno venturo.
ANNO DI CRISTO 1274*
Il Concilio Ecumenico s>aperse al Maggio in Lione (7 Maggio). Michele Imperatore d'Oriente v'abiurò lo scisma per bocca del Logoteta Giovanni ; e la Chiesa Greca si riunì alla Romana. Gregorio in seguito annullando in prò di Rodolfo i diritti debilitati di Alfonso, n'ottenne, assentendo i Principi dell'Impero, la dimissione dell'Esarcato, e d'o-gn' altra terra e Provincia , compresa ne' privilegi più antichi d'Imperatori, da'tempi di Lodovico Pio fino agli ultimi di Federigo secondo (6 Giugno). Bolo-
fna» da quel momento ornai ricadde in vassallaggio i Chiesa. Le susseguenti sessioni occuparonsi della disciplina ecclesiastica, e d'infruttuosi apparecchi per lo passaggio a Sorla.
In Bologna venne a Podestà un Milanese detto Guglielmo Pnsterla ; e Marco Giustiniano Veneto fu Capitano del popolo. Procuravan per lo Comune Brandeligi de' Gozsadini e Giovanni Vandoli. Bar-tolommeo Guidozagni fu Podestà de'Frignanesi. Gli Aigoni intanto, distratti dalle dissensioni dimestiche, vennero fra loro alle mani; e i Rangoni capi dell' una fazione , debilitarono cacciando que' da Sassuólo, coi molti che aderivano all'altra. Ed in tristo punto; giacché gli espulsi ristrettisi co'Grai-solfi vennero in arme al Montale, e commessa dura battaglia cogli avversari, prevalsero dopo una strago reciproca. Levaronsi quindi i GraisoHì a speranza