45a ANNALI
   secondati dagli Oratoti d' Ezzelino , de' Veronesi â–  de' Padovani e de' Vicentini , insistevano affinchè s'accordasse a'Bresciani il pacificarsi con loro, s'acconsentì alla domanda, e s'ammise la protesta dei Milanesi obbligati per giuramento più antico agli Alessandrini, a'Pavesi ed a'Bergamaschi.
   Nè tuttavolta rispose agli apparecchi l'effetto. Ezzelino a sorte inasprito dalle congiure , agitato dalla diffidenza, supplizio rare volte ignoto a1 tiranni , cercava tregua a' terrori fra la copia delle vendette , e, dimentico dell' attività consueta , lasciava un qualche respiro al Marchese d' Este ed a'Guelfi di quella Marca. Ma in Brescia gli Ugoni e i Gambara cogli altri a parte d'Impero, poiché nel Giugno fu stabilita la pace coi Cremonesi . levaronsi ad improvviso tumulto, cacciarono il Podestà Lambertino de'Lambertini, e s'insignorirono della Città (...Giugno). D'altra parte Uberto Pallavicino traendo in arme lo sforzo de'Cremonesi e de'fuorusciti di Parma, accampava intorno al Castello di Rivalgane ove racchiudevasi la miglior parte degli esuli Piacentini, mentre che Parma ravvolta in gravi dissidi correva rischio di rimaner sopraffatta. A proteggerla accorse il Legato stesso Ottaviano con uno scarso rinforzo di cavalieri che fornirongli i Bolognesi ; e poiché la terra non era perciò munita al bisogno così sen venne in Bologna a implorarvi nuovi sussidi. Alle sue preghiere accordò il Comune una schiera di cinquecento : e
   ?uesti, e dugento in oltre de'Modenesi ridusse in arma Ottaviano, sottratti avvedutamente alle insidia dell'inimico (24 Settembre). Accrebbero il novero per cura nostra le milizie degl' Imolesi e dei Faentini, e s'aggiunsero i Reggiani estrinseci, e il Marchese d'Este co'Mantovani. E pareva ornai necessario il mostrarsi all' aperto, e già tutta 1' oste de'Parmigiani erasi inoltrata per lo Distretto dei Piacentini. Nè con tutto ciò potè farsi che Rival-garo non cadesse in poter d' Uberto ,atu appce&fro Fontana , Raglio e Dolubro, oon altre Castella e