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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Nè poterono i cavalieri di Parma per egregie provo o costanza , sostener 1' ardore de' Cremonesi, e retrocedendo in disordine fino alle porte, ravvolsero nella disfatta la miglior parte del popolo che s'era mosso a proteggerli. Fra gli uccisi fu pianto Monte de'Lupi Marchese, e salvossi appena il Pretore Catalano di Guido d'Ostia. Oltre al Carroccio che rimase in preda del vincitore, si noverarono fino a tre mila prigioni che sostenner poscia in Cremona vituperi e crudeltĂ . E troppo eziandio soffersero in quell'incontro le taglie de'Bologrfesi, e quindi il Comune diresse nel Settembre Oratori al Legato Ottaviano, affine di ricordargli che volendo imporre sussidi d'arme o denaro a proseguimento di tanta guerra, s' astenesse dalle maniere arbitrarie, ma prendesse norma nel ripartirli dal potere di ciascuna terra o Barone, e volesse infine alleviarci dalla custodia di Parma. E vestigio d' alcun tumulto nella Romagna eccitato in seguito da' fuorusciti. Il Pretore sul cominoiar dell'Autunno trasse a Forlì coli'esercito, e l'abbiamo in Cervia al compier dell'anno (i Ottobre). Dal successivo silenzio può supporsi redintegrata la calma (i a Decembre).
   Ma al Decembre il temuto corapetitor de'Pontefici , il famoso Federigo, cessò di vivere in Ferentino (ai Decembre), mal giudicato da'nemici, malissimo da quanti ne tennero il partito. Sconsigliato nell'abbandonarsi a sue passioni ambiziose; pentito poscia di avervi ceduto con onta sua indelebile.— Della sua fine avvertì per lettera i Bolognesi il Legato Capoccio. Fosse il rimorso, o la conoscenza di que'pericoli che non cessavano dall'at-
   prima tentato d' otte-
   Ed apparve che morisse assoluto. Prescrisse nell'estrema sua volontĂ  che il figlio Corrado rendesse i beni occupati sugli Ecclesiastici : e la Chiesa in oltre, se restituisse l'Impero ne'suoi diritti, fosse per esso redintegrata. Dispose infine di centomila once d'oro a favore de'cavalieri, che proseguiaaero
   creduto ed ascoltato.