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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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ANNALI
nè combatter le terre e gli uoìnini che dipendevau da Chiesa, o riconoécevansi raccomandati al Comune. I patti antichi fìssati da chicchefosse si riputassero inefficaci, se nocivi alla causa pubblica, ed il Legato sciorrebbe i contraenti dallo spergiuro. Gli abitatori della Romagna, e d'ogni altra terra straniera 8'astenessero dal metter piede in Bologna nei tempi di sedizione o discordia, se non li chiedesse il Pretore, e il divieto stesso s'estendesse agli uomini del Contado. Nessuno vicoversa de* nostri accorresse nella Romagna, o vi s'arrestasse a soccorso di qualsivoglia fazione di Chiesa o d'Impero. S'al-cuna d' esse cacciasse la sua contraria da qualche terra o Contado della Provincia, il Comune e popolo di Bologna, terrebbero il loro esercito in campo finché l'espulsa ripatriasse. Nessuna terra o persona ricevesse in fede individui spettanti ad altro Distretto, nè s'arrischiasse ad occuparvi Castella o ville, e nel termine di giorni quindici vi si dimettessero le occupate. Era stabilito per ultimo, che al Legato s' appartenessero l'interpretazione degli ordinamenti suddetti ne' casi ambigui , e le provvidenze arbitrarie; e se fosse assente, al Pretore, Consoli e Anziani; i Comuni della Provincia registrasser quelli fra gli Statuti municipali, ninno arringasse in contrario, e vegliassero per 1' osservanza gli Anziani. Le ammende proporzionaronsi alla qualità delle colpe , e alla condizione e possanza del delinquente. Da quel momento le terre presso che tutte della Romagna, alterandosi in favor nostro le circostanze, degenerarono dall' acco-maudigia alla dipendenza.
Ma i Modenesi al Decembre, dopo d'aver per più mesi retto al flagellar delle macchine, agli assali-menti ed alle contumelie, impotenti ad una diiosa più lunga,«i guadagnarono l'intercessione deTai-mi giani. Fra tante contumelie non fu ultima quella di scagliare in Modena, per vituperio di quel popolo diversi cadaveri di spregevoli quadrupedi: alla .fine scagUarono con una briccola un asino ferrato

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