BOLOGNESI
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Un secondo esercito al tempo stesso infestava per lo Comune il Distretto de' Modenesi , e lo rinfor-zavan gli Aigoni procrastinati nella custodia di Sa-vignano. Si sottomise Panzano ; e il Castello di san Cesareo fu espugnato e dato alle fiamme. Era intento a stringer Nonantola, quando il raggiunse con alcune schiere Ottaviano. Capitolarono gli abitatori all'Ottobre (1 Ottobre). Fu stabilito che restasse illeso il Castello, fosser salve le ragioni del Monastero, nè gli uomini soggiacessero a peso alcuno, dedotti i militari servigi. Disporrebbero i Bolognesi a lor voglia per la custodia del luogo, procaccerebbero l'interna quiete, difenderebbero da Federigo e da'Modenesi, e le paci o tregue che si fissasser cogli ultimi, comprenderebbero quegli abitanti. Essi a loro grado, e l'Abate s' eleggessero un Bolognese a Rettore, ma s'approvasse in Bologna dal Podestà e dagli Anziani , e potesse il nostro Comune esiger cauzione da qualsivoglia No-nantolano, che si riputasse sospetto, non però escluderlo dalla terra, se non fosse in colpa di maleficio (a Settembre). Si prestò da'Sindaci il giuramento , e il Castello fu dato in guardia agli Aigoni (i3 Ottobre). Ed altri ostaggi ed altre cauzioni assegnarono a' Bolognesi gli Aigoni per la nuova custodia. Furono ostaggi Guglielmo Garzoni , Gerardo da Camanzare, Azarino Buonamici , Guglielmo de' Paltronieri, Amadore Boschetti, Simone da Gandaceto, Gilio di Guirisio, Niccolò da Nonantola, Manfredo de'Presoli e Alberto de'Gui-doni. Stettero a cauzione per essi Alberto Cazza-nemici , Uguzzone degli Oseletti, Egidio Corpora-so , Zaccaria de'Basacomari, Lorenzo Cacciti. Alberto degli Asinelli, Michele da Saragozza , Ugo-ligno Caprizio de' Lambertini , Catalano di Guido d' Ostia e Gerardo Galluzzi.
Nè però le cure al di fuori distraevano a modo gli animi de'cittadini che li rendesse dimentichi di lor private querele, e in quest'anno ancora fu compromessa più. d'una volta la pubblica tranquillità .