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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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4.2 a ANNALI
Nè differirono gli assediati ad inviar nel campo Oratori a parlamentarvi. In assenza dell' Ubaldino ascoltaronli Jacopo Vescovo, ed il Pretore ed Anziani. Le condizioni che si fissarono, importavano amicizia e lega fra l'uno e l'altro Comune, libertà di transito e di commercio, ed un vicendevole aiuto contro il deposto, e qualunque terra o persona che molestasse l'uno de*due (2,7 Maggio). Se insorgesse per l'avvenire guerra o querela fra gl'Imolési e gli amici o confederati de' Bolognesi , frapporrebber questi opportunamente gli uffici , od ancora 1' autorità ; nè contravverrebbero gl'Imolési a quel lodo elie pronunciassero i nostri. Il Comune d'Imola non ricettasse i banditi de' Bolognesi, e le rappresaglie s'esercitassero fra'privati senza interessenza d'alcuno dei due Comuni. Giurarono nell'arringo pubblico i principali degl' Imolesi , e la terra liberata dall'interdetto ebbe a Podestà Lambertino de'Lambertini (6 Settembre), 11 Legato in appresso raccogliendo Poste divisa, avanzò a Forlì che non indugiò ad aprirgli le porte. Imitò l'esempio Cesena , ed immantinenti fu demolita la ròcca inalzatavi da Federigo. S'assoggettarono di mano in mano Forlimpopoli, Bertinoro e Cervia, e con esse i Bulgari e i Conti di Castrocaro. Faenza soia durava non soggiogata. D'intorno ad essa affollaronsi alle nostre insegne le schiere delle Città sottomesse, e la resistenza che s' attendeva ostinata svanì col lasso di pochi giorni. A tanta espedizione bastarono men che due mesi , e da quel momento alla gloria che derivò giustamente sui Bolognesi , s' aggiunsero il Contado d'Imola intero in libero arbitrio, e l'accomandigia della Romagna. A quel modo che alla montagna del Bolognese erano assegnati due Podestà , l'uno de'quali rendesse ragione in Casio , 1' altro in Castel Leone , così provvide il Comune al Contado d'Imola.—La via Flaminia, intersecandolo, forniva di per sè stessa modo di divisione. Le terre superiori alla via riconobbero un Podestà a Tossignano, le inferiori l'ebbero in Lugo.

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