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ANNALI
vennero in Bologna al Settembre (i3 Settembre). Eran dessi Guido da Rodiglia, Guglielmino Ran-gone, Ubertino da Panzano, Alberto da Castelve-tro, Alberto, Cambio, Lanciapozza, Tinello e Ro-landino da 'Savignano, Ranieri e Gualandino da Nonantola , Guirisio di Niccolao , o Oddolino dei Pellegrini. Oltre a queste famiglie erano fra le maggiori i Guidoni, i Boschetti, i Presuli, i Mulnari, i Garzoni e quei da Sassuolo. Il Vescovo Alberto era de'Boschetti.— Introdotti all'arringo pubblico giuraronvi di ritenerlo e salvarlo per onor del Comune fino al venturo Gennaio, e dimetterlo qualunque volta fosser richiesti, e coutravvegoendo s'assoggettarono a lire diecimila d'ammenda. Oltre gli ostaggi che presentarono, stetter per essi a cauzione Baziliero di Ramberto de'Bazilieri, Baruffai-dino de' Primadizzi, Ugolino de' Lambertini , Rodolfo Graidani, Alberto Cazzanimici e Bartolommeo Guidozagni.
Ma somma gravava ornai la penuria sui Parmigiani , e le genti di Federigo custodivano gelosamente le strade e l'acque all'intorno. Giunse opportuno di qua da' monti, Legato per lo Pontefice, Ottaviano Cardinal Diacono di santa Maria in Via Lata; e fu in arme,al momento stesso per suo comando un esercito di Lombardi e di Liguri, che rinforzavano mille e quattrocento de'Bolognesi fra cavalieri e pedoni, il Marchese d' Este, Alberigo, e i profughi della Romagna. Tutta 1' oste, e seco Ottaviano, ricuperato Bersello si collocò alla Tagliata, e ritenne entro a'lor ripari le genti di Federigo , mentre i navigli de' Veneti, de' Ferraresi e de' Mantovani, forzato un ponte costrutto dai Cremonesi sul Po, liberarono i passi, indi a piacimento corredarono Parma di viveri e difensori. Nè per lo inasprirsi della stagione , o perchè dedotto il Carroccio de' Cremonesi, quant' eravi di Lombardi e de' Toscani, compiuto il tempo di suo servigio si congedasse dal campo , o per altro evento sinistro, fu smossa la pertinacia di Federigo.