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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 347
   Qualcuno de'Modenesi che rimase prosò a VignoU; promise di consegnarlo, pattuita in premio la libertà. E veniva fatto, se dieci cavalieri de'nostri, che primi v'ebbero aceesso colatamente, non erano per vigilanza dei difensori acoperti e messi ad arresto. Susseguì un accordo co' Parmigiani, ohe fissava il cambio de' prigionieri. Ebbero incarico di vigilare sull'esecuzione otto cittadini, parte magnati e parte del popolo: e cioè de'magnati Pietro degli Andalò, Aldrovandino de'Perticoni, Frulano da Casaleochio eEolco degli Accarisi; de'popolani Buvalello da san Giorgio, Balduino de'Zovenzoni, Martino da Borgo Panigale, e Giacobello dalla Femmina (16 Maggio). J contrasti che insorsero per parte nostra sul valor degli scontri, protrassero per si lungo tempo l'esecuzione, che i Parmigiani inasprendo rinserrarono in uno steccato fuor dello mura i loro prigioni, e giurarono di ritenerveli a cielo
   rto finché durassero le inopportune cavillazoni, potè il Comune non vergognarsi, che per sua colpa soffrissero principalissimi cittadini; b eon-chiuse eon miglior fede.
   Gli Statuti dell' anno prescrissero che d' indi innanzi non s'ammettesse dal Podestà appellazione veruna nelle Cause Civili al di là di quanto importavano le consuetudini al tempo che dominaron gli Ottoni.
   ANNO DI CRISTO 1S42«
   I Comani che uscendo dalla Tartaria con immensi eserciti minacciavano il Regno intero Germanico, ravvolgevano l'Imperatore in rischi maggiori, e invogliavamo a dar la pace all'Italia. L'offerse alla Chiesa vedova nel Febbraio Ermanno maestro de'Teutonici, Eletto recentemente di Bari, ed ai trattati intervennero per quanto appare gli Oratori Lombardi. Fra questi si noverava Uberto Visoonte