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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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ANNALI
Diacono di san Niccolò in Carcere Tulliano, e cogli Oratori delle terre confederate. Veleggiavano sulle navi di quel Comune verso la piaggia roma-» na, quando alla Melbra ebbero da fronte Enzo Re
coli'intero stuolo Pisano, e presi dopo un ostinato combattimento, furon tratti in Puglia, e commessi al carcere nelle Castella del Regno. Le navi pisane , al novero di cinquanta, eccedevano di quattordici le genovesi. Condottiero delle ultime fu Guglielmo Vento detto Ubriaco, che a dispetto d'ogni buon consiglio volle commettersi ad imprudente battaglia, e pagò a caro prezzo la sua folle determinazione.—Fra'prigionieri Italiani v'ebbero i Vescovi Rodobaldo di Pavia, Melchiorre di Tortona ed Umberto d'Asti (3 Maggio). — Fu contemporanea la sconfitta, che a Pontelungo riportò l'esercito de'Milanesi, azzuffandosi co'Pavesi, e per poco non vi restò prigioniero il Legato Gregorio. Nè, mentre il provocato Pontefice non ismarrì ne' pericoli che raddoppiavansi ed esortava per lettere i Bolognesi affinchè mantenendosi in fede resistessero a tutta possa, l'Imperatore pensò più oltre ad invaderli, e scendendo con tutta l'oste lungo la Marca d'Ancona, occupò Spoleti, ed estese perfino a Tivoli le conquiste e le stragi (18 Maggio). E già minacciava Roma. La morte dello stesso Pontefice, o 1* esigesse 1' età cadente , che ornai toccava a' cen-t' anni , o 1' accelerassero le afflizioni. indusse una sospensione d'ostilità . Fu prescelto a succedergli Giuffredo Vescovo di Sabina, che si nominò Celestino. Nè sopravvisse che pochi giorni, e per la discordia degli elettori la sede rimase vuota per molti mesi. Fu Giuffiredo, milanese di patria, e della famiglia de' Castiglioni. E qui giova avvertire che i due Legati Jacopo ed Ottone, data sicurtà pel ritorno , furono rilasciati dal carcere sicché mettessero il vóto per la elezione.
Intanto Bazzano, che infrapponevasi fra il Bolognese e i Distretti che ci ubbidivano per lo Frignano, invogliava il Comune a tentar le vie d'ottenerlo.

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