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ANNALI
trattavano nella Liguria una dura guerra co'Genovesi. Intanto il Pontefice, messo d'ogni parte in angustia , intimò un Concilio Ecumenico. I Bolognesi furono per due volte esortati ad intervenirvi per Oratori colle altre terre di lega, ed a maturarvi col restante de* convocati quanto espedisse all' onor di Chiesa e alla pubblica libertà (9 Agosto ei5 Ottob.).
Il Comune in quest'anno riparò Piumazzo e l'altre Castella, guaste per fatto di guerra. Armossi in seguito a danno de'Modenesi, e venendo a Sestola forzolla a rendersi. A custodirla col suo Distretto fu inviato Guido di Guida con una schiera di balestrieri. Grave argomento fornirongli al tempo stesso di lamentanza i Reggiani, che in onta della fidanaa data ad un nostro concittadino prescelto a Podestà di Milano, il ritennero prigioniero. Intanto a'proscritti che si racchiusero entro a Piumazzo, mentre assediollo l'Imperatore, fu accordata in premio la remissione dei bando.
Enrico da Fratta, dimettendosi volontario dal Vescovado si ridusse a privata vita ne'Chiostri di san Vittore. Ottaviano degli Ubaldini Arcidiacono fu nominato a succedergli. Se non che mancava dell'età prescritta da'Canoni. E tuttavolta il Pontefice, avvertendo alla nobiltà de'natali e alia molta benemerenza, dichiarollo procuratore della Chiesa vacante colla riserva dell'antica sua dignità . A quel tempo Zoenne de'Tencarari Arciprete, fu promosso a Vescovo d'Avignone. Si sa di lui che il Pontefice il dichiarò legato di Chiesa , e gl'.iinpose ohe presiedesse al Concilio d'Albi. Un Bombologno v Bologno gli sottentrò ad Arciprete.