Pagina (427/597)
Pagina

Pagina (427/597)
|
Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
Aderisci al progetto!
[Progetto OCR]
[ Testo della pagina elaborato con OCR ]
BOLOGNESI
34$
Giuratorio alalie le tèrre, ed il giuramento riposero negli Statuii da non rimuoversi che coli'assenso di Chiesa e del suo Legato (5 Giugno). Altre convenzioni intorno al commercio stabilirono i Ferraresi co'Veneti, e finalmente Azzo d'Este ottenne dalla Chiesa Argenta in custodia, e risposero della sua fede, siccome piacque al Pontefice, quattro Bolo-» gnesi primari (ai Novembre).
Ma l'Imperatore, poiché disceso nella Toscana ebbe dome o guaste nel cuor del verno parecchie tene di Chiesa per 1' Umbria e nel Patrimonio ; stette alle mura di Roma, e adoprate intano l'armi e le trame per occuparla, ridusse in Puglia l'eser* cito. Di là mosse di bel nuovo con Enzo lungo le piagge dell'Adriatico, determinato per far pentita Bologna. Nè pareva cauto consiglio il lasciarsi addietro le Città contrarie della Romagna, e diresse l'inteso sforzo a Ravenna. Concorsero alle sue tende gli estrinseci Faentini, Ti grimo Conte di Modiglia* i Mal vicini, le schiere di Forlì, Forlimpopoli, Bertinoto, Rimino ed Imola, e i cavalieri di Siena*, Lucca, Pistoia ed Arezzo (i5 Agosto). Mancava la Città d^un capo autorevole, dopo la morte di Paolo de'Traversali; nè bastavano a molto ostacelo que'pochi Veneti e nostri che v'eran chiusi a custodia. Al aesto giorno, deviato il profondo stagno che circondandola formava la sua difesa più valida , ap^arecchiossi l'Imperatore all' assalto, e già i pedana avanzando sui ponti eretti dal fondo mefe» tevan fuoco a' sobborghi , quando i cittadini primari vennero a gittarglisi a'piedi e implorarono misericordia (aa Agostp). La ricordanza 4'una fedo antica e provata, prevalse sull' ingiuria recente ed ottennero il domandato perdono. Fra pochi riserbati a castigo era Federigo Arcivescovo, che sostenne in Puglia una prigionia severa. Lamberto e Geremia da Polenta, appena camparono dalla scure (a3 Agosto). Nè tardò un momento l'Imperatore a rivolger 1' oste a Faenza, e intraprese nn penoso assedio ; mentre i Vicari d'Impero, ricuperata Alessandria,

|