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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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BOLOGNESI
34$
Pia mazzo fu circondato e battuto. Eran entrò a custodia con numeroso presidio Castellano Storlitti, Niccolò Bazilieri e Giacobino detto Buglione dei Lambertazzi, e vi si racchiuse colla fiducia di ricomprarsi un non lieve numero di proscritti. La robustezza del luogo, e assai più il valore dei difensori prolungarono d' un mese intero l'assedio; Nel frattempo la mib'zia de' Bolognesi, guidata da Giacobino de'Prendiparti, non osando commettersi coli'inimico, venne ostilmente sul Distretto di Modena, penetrò fino alla Città e incendiowi il borgo di san Pietro, mentre che gli uomini di Crevalcore e di sant'Agata, posero a sacco Magreta (3 Luglio). Ma non perciò si distrassero gli assedianti, e poiché le macchine e il fuoco ebber guasto per molta parte il Castello e scemato il novero de' difendenti, si rese prigioniero il restante. Crevalcore subì il destino medesimo, e Federigo aecignevasi a passar oltse. Lo distolsero le molte istanze de' Pavesi , e dell' altre terre circonvicine minacciate da un potente esercito de'Milanesi; e lasciando a'nostri un Tespiro diresse l'armi all'Insubria. Enzo, ch'era seco, e che nel campo fu dichiarato Vicario in tutta l'Italia, divertì alla Marca d'Ancona a combattervi oontra la Chiesa. Parecchi furono a quel tempo in Italia i Legati di Federigo; e fra questi Ezzelino, i Marchesi Uberto Pellavicino, Guglielmo Malaspi-na, e Galvano Lancia, ed i Conti Simon di Chieti, Tommaso d' Acerra e Roberto da Castiglione. Ma la costoro autorità era soggetta a quella d'Enzo, il quale, condottiero la prima volta d'eserciti, non degenerò dal padre in militare sperienza e in folle nirnicizia contra la Chiesa. Da ciò addivenne che insiem col padre incorresse la romana censura.
E appena s' era allontanato l'Imperatore , ohe tutta l'oste de'Bolognesi, guadato improvvisamente il Panaro occupò Marano, Balugola e Montetortore ; .indi affrettando a Vignola, intraprese l'espugnazione del luogo. Ed ecco fra l'ardor degli assalti appressarsi, determinato per istornarla, il Conte di Chieti,

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