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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   tracotanza l'Imperatore, che svestendo 1' usata simulazione sdegnò d'ammettere alla sua presenza i Legati Pontifici, e svanì in un subito la speranza estrema di pace, Nè indugiò l'esercito ad avanzarsi per lo Distretto di Brescia ; vi espugnò Montechiaro che poi fu dato alle fiamme, saccheggiò le circonvicine Castella e si disponeva per assalir la Città (7 Ottobre). Ed ecco appressarsi in arme per divietarlo l'esercito de'Milanesi aumentato da' Bolognesi , da'Piacentini, Lodigiani, Vercellesi, Novaresi, Comaschi ed Alessandrini. In questa circostanza l'Imperatore diede prova di consumata sperienza nelle cose di guerra. Erasi inoltrato fino a Ponte-vico all'incontro de'nemici: inferiori questi di numero, ed accampati in luoghi paludosi ed inaccessibili , tornò fallace ogni esperimento per richiamarli all' aperto. Diè voce allora che l'avanzata stagione costringevalo a ricoverarsi in Cremona agli alloggiamenti, ed accreditolla il congedo d'alcuna poca parte d'esercito. E già delusi i Milanesi ed i loro ausiliarii dalle apparenze, retrocedevano senza pensiero lungo le rive dell'Oglio, quando Federigo fu loro sopra, e potè forzarli a giornata. Si combattè dunque a Cortenova, Primi azzuffaronsi i Saraceni, che virilmente respinti , si dissiparono (27 Novembre). Sottentrò Federigo stesso colla scelta de'cavalieri, e fu dura e ambigua la mischia. Prevalsero finalmente sulla resistenza ostinata de' Milanesi, e s'apriron via d'ogni parte con molta strage le accette de' Cremonesi e le spade de' Pugliesi e Teutonici. L'Imperatore ihedesimo avventurandosi nel più folto s' annunziò guerriero provato. Tutto in somma fu sbaragliato , e prosteso fino al Carroccio. Guardavalo Enrico detto Metti foco da Monza, e que'cavalieri Milanesi e ausiliari, che si camparono dalla sconfitta, s'erano ristretti all'intorno determinati per conservarlo o perire. Nè sgomenti-ronsi nella rinnovata battaglia, e ressero intrepidi per lunga pezza agli sforzi dell'inimico, finche la notte prescrivendo il fine alla pugna, li preservò