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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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ANNALI
che non i sdegnò la battaglia , mentre i cavalieri astenendosi dalla mischia si sottrassero per vie remote ed inaccessibili. Ed erano tuttora in forse di lor salvezza gli avanzi del vinto esercito. Rubaconte chiesto a parlamento comparve armato sul suo destriero, e intimò bieco in volto che, o tutta Toste nimica si costituisse prigione de*Faentini, o si prevarrebbe di que'diritti più rigidi che derivavangli dalla vittoria. Calmaronlo tuttavolta oltre alla presenza di Federico Arcivescovo, che intercedeva pei supplicanti, i molti uffici di Paolo de'Traversari; e permise che retrocedessero senza molestia. In breve il Comune di Forlì assoggettossi a' comandamenti de'Faentini che l'assalirono rinvigoriti da'Cesenati (4 Maggio. 9 Giugno, ia Giugno). Forlimpopoli t Berti noro, Meldola e Castelnuovo, soggiacquero alla stessa legge, e si rese Montemaggiore ohe guardavano per l'Imperatore le genti d'Imola con alcuni pochi Teutonici. A questo modo oltre a quella fama che derivava dalla vicenda si procacciarono i Faentini nn primato efimero sulla Romagna.
Al Febbraio Federico Arcivescovo querelossi innanzi al Pontefice de' Bolognesi, che penetrando nel Ravennate co' Faentini, avessero manomesse e guaste le terre della sua Chiesa. Fu commesso ad Andrea Priore di Porto che li ammonisse. Susse— guentemente a Zoenne de' Tencarari Arciprete della nostra Chiesa, ad Azone Abate di santo Stefano, e a Ramondo da Villaquisio, maestro di Decretali, affidò Gregorio i litigi suscitatisi fra Bertoldo Patriarca d'Aquileia ed Enrico Vescovo di Pola (So Marzo).
Fu coniata in Bologna per la prima volta la moneta d'argento fino. D'indi innanzi, delle due monete , nuova e vecchia , la prima si nominò Bolo-gnino grosso, l'altra Bolognino piccolo. Ogni Bolognino grosso equivaleva a dodici piccoli, ossiano denari ; quindi equivaleva al soldo, venti de'quali formavano la lira. Il suddetto Bolognino pesava trentadue grani ; e l'argento era della bontà d'onoe dieci per ogni libbra , cosicché la lira conteneva

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