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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   fornir milizia all'esercito, salvo il carico di guardar per sè soli da' Teutonici ed altri amici d'Impero le terre ed acque del lor Distretto. A questo modo alternavansi con detrimento d'Italia, di La-magna e di Palestina i sospetti, le animosità e le male arti.
   Al tempo di questa composizione tra'Ferraresi, i nostri Rettori eran que'medesimi che intervennero nell'accordo stabilito all'Agosto fra i due Comuni di Padova e di Trivigi. Comparvero per l'altre terre i seguenti. Per Milano Spizzo Incoarao e Rufino da Mandello, per Brescia Griffolino de' Griffi, per Novara Orsolino da Bari, Gualla da Libida e Alberto di Boniperto ; e per Faenza, oltre ad Andrea d'Al-drovandino ; che rappresentava il pretore assente , Napoleone da Laderchio e Gerardo Ercolano. Alla stirpe di quel Gerardo, chiara assai tra le faentine, appartennero Paolo, Nicoolò ed Andrea degli Erco-lani, che nel secolo quintodecimo posero stanza in Bologna, e vi ottennero grado e privilegio di cittadini. I discendenti risplendono fra' Patrizi ; e la lato benemerenza verso gli austriaci, sollevolli al grado di Principi dell' Impero.
   In quest'anno rimasero per la prima volta descritti all'estimo e cittadini e filmanti. Paltrone dei Bulgari spogliato d'alcuni possedimenti (retaggio de'suoi maggiori) per fatto degli uomini di Medicina, ricuperolli per pontificia sentenza (n Luglio). Piero degli Andalò resse in Genova, in Cesena Bar-tolommeo detto Naso de'Carbonesi. A quel tempo morì Tancredi Arcidiacono, e sottentrogli Ottaviano degli Ubaldini detto da Mugello, Canonico della nostra Chiesa. Del Tancredi esisteva l'avello nell'antica Cattedrale. Costruita la nuova Chiesa , non è rimasta che un' Epigrafe in una loggia che mette dal Cortile dell'Episcopio a quello del Sacro Monte di Pietà.