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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   fatto, fu, insistendo gli anziani, dannatom a bando perpetuo, e si pubblicarono le sue terre. È vestigio inoltre di Giuliano de'Rustigiani, Scozza Boccacci, Nevo Ranieri de* Guezz\, Simoberto degli Uberti, Fabiano de*Basacomavi ed Enrico di Guido d'Ostia, messi a'confini e multati. — Adelasia del Conte Alberto da Mangone moglie di Cavalcabò Marchese, ricoveratasi presso al .padre, chiamò in giudizio il marito che aspirando a più ricca sposa aveva tentato d'avvelenarla; e il Pontefice commise la causa al Vescovo Enrico.—Furon Pretori in Ferrara Bul-garino de'Lainbertazzi, in Mantova Aimerico degli Arpinelli, in Trivigi Piero degli Andalò e in For-limpopoli Rodolfo Graidani. Proseguì in Perugia Ramberto de' Ghisilieri.
   I Trivigiani, stanchi ornai d'Ezzelino che amministrando la guerra contra il Comune di Padova, s'arrogava un'autorità illimitata, l'avevano messo al bando, e tendevano di buona voglia a racconci-liarsi co'Padovani (5 Gennaio). Comparvero in Bologna al Maggio i loro Oratori, e piegavano d'interposizione la lega ivi convocata (5 Maggio). Aggiu-gneva uffici perchè s'ascoltassero Alberto Patriarca d'Antiochia Legato per lo Pontefice in Lombardia. Nè la loro istanza tornò delusa. Vennero in Padova sei de'Rettori, Ruffino da Mandello e Spino Incoardo per Milano , Orsolino degli Orsi e Bar-tolomnieo Nasciutorre per Bologna, e per Brescia GrifFolino Griffi e Riccardo da Lonigo. La pace fu stabilita all'Agosto (3 Agosto). I Rettori arbitrando, prescrissero che d'indi innanzi que'da Camino riconoscessero la superiorità del Comune di Trivigi, esclusa qualsivoglia pretensione de'Padovani, e fosse lo stesso di Conegliano e di Ceneda. I Trivigiani viceversa rendessero a' Caminesi le Castella e terre
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