BOLOGNESI
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tollerò più oltre Gregorio, ed impose a' Vescovi Grazia di Parma e Guidotto di Mantova, che interdicessero la Città , e la privassero dello Studio (a Giugno). Durò più mesi la contumacia.
Furon cinte di mura le Castella di Monteveglio e di Crevaloore, la prima delle quali non è più, e la seconda non è munita di presente che di sole fosse. — Cazaanimico di Jacopo d'Alberto d'Orso fu richiamato a Pretore da' Trevigiani. Resse in Osimo Federigo de' Pascipoveri.
Pronunziò il Pontefice al Giugno, fra l'Imperatore e i Lombardi (5 Giugno). Impose che Federigo assolvesse la, lega intera, principalmente il Marchese di Monferrato, e i Comuni di Milano, Bresoia, Bologna , Piacenza , Padova , Faenza , Mantova , Fer-rà ra e Como; e che Enrico Re s'astringesse in .fa-» vore del padre. Viceversa i Lombardi fermassero perpetua pace colle Città che aderivano a Federigo, e fornissero a piacimento di Chiesa cinquecento» militi stipendiati, che il rinforzassero di là del mare. N^ tardarono i Collegati ad uniformarsi e promettere. Non così appagossi l'Imperatore, che riputando 1' ammenda mal conveniente all' offesa , accusò il Pontefice di prevenzione e s'astenne dall'accettazione del lodo. Quindi i Lombardi, vista annebbiarsi la conceputa speranza , di bel nuovo intesero a cautelarsi ; e l'ira invecchiata gittò radici più salde.
Intanto. UberW Visconte venne la seconda volta a Pretore. Consoli di Giustizia furon Niccolò di Dotta, Guglielmo Accanisi e Jacopo Vivassai. Procuratori, Almerico degli Arpinelli, Alberto Catta*» ilio di Predalbino e Piero di Jacohino de'Piccioli.— Alla montagna fu Podestà Orsolino degli Orsi.
ANNO DI CRISTO 1235.