BOLOGNESI
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Uberti e Arpincllo de'Scannabecchi Oratori per lo Comune, per divisarvi d'un'invasione sull'Imolese che fu sospesa per forza di circostanze (a Aprile). Fu stabilito al Decembre che nel Contado fossero immuni da colte e fazioni pubbliche i soli nobili: ed a tutt'altri che sopportaronle ne'tempi addietro, o fosser dessi o i lor maggiori, non giovassero privilegi, o sentenze, o servigio ed onori nella milizia (i8 Decembre). In quest'anno resse in Genova Jacopo de' Balduini, in Cesena Aimerico degli Arpinelli, in Perugia Suzzolino d'Ugolino dal Prete. Sorgeva a fama frai Giureconsulti del nostro Studio Odofredo di Bonaccurso Denari, e con lui Rolandino Romanzi e Zaccaria Gualengo. Insegnavano le Pontificie sanzioni, Zoenne de'Tencarari, Riccardo Inglese, Andrea Vecchio , Bartolommeo da Brescia , Guglielmo da Pavia, Goffredo da Trani, Azzo da Canonica, Bernardo de' Bottoni, Amato e Guglielmo Naso. A tacer di Zoenne, del quale s'avrà in appresso ragione, furon noti in seguito per ecclesiastiche Dignità Riccardo, Goffredo e Guglielmo da Pavia. Sali il primo alla Chiesa di Chester, il secondo ottenne il Cardinalato, ed ebbe il terzo il Vescovado della sua patria.
ANNO DI CRISTO 1250.
Venne Podestà un Milanese denominato Pagano da Pietrasanta: furono Consoli di Giustizia Guglielmo degl' Isacchi ed Albertino degli Alberghetti : c s'ebbe Procurator del Comune Uggero de'Perticoni. Frattanto gli Alessandrini, stretti da' loro avversari, imploravano per ogni dove i sussidi delle terre confederate. Venne in Bologna a richiederli Jacopo da Terzago Pretore, e i Rettori congregati in Piacenza destinarono ai supplicanti un rinforzo di cavalieri. La vicenda in seguito parve cangiarsi. Il Marchese
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