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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
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336 ANNALI
Chiaro; e finalmente per Novara Manilio di Jacopd e Alberto da Porto.
E l'intera Marca di Trivigi languiva intanto stìon' Volta dalle civili discordie. I Montecchi in Verona, levatisi ad improvviso tumulto, avevano cacciato In bando Ricciardo Conte di SanbonifaZio, che rientrato sul Veronese con Azzo d'Este e co' Manto-1 Vani, tornò disfatto dagli avversari assistiti per Ez-« Zelino, ed apparecchiavasi a ritentar la fortuna. S'interpose là lega. Furono in Verona al Febbraio i Pretori di Milano , Bologna , Brescia , Bergamo * Padova, Trivigi e Lòdi, coi Rettori e Oratori dellé Città rispettive e d'altre di lega (n Febbraio). Si noveravano per Bologna, oltre al Podestà Spino Som resina Milanese, Orsolino degli Orsi Giudice e Bonifazio da san Lorenzo Rettori, Sighizzello d' Un-zola Giudice e Tuccimanno de' Malavoltl Oratori* S'erano aggiunti a pacieri Giovanni Trevisani e Marino Marini in nome de'Veneti, Salinguerra da Ferrara e Briano da Castelbarco. Ambe le fazioni Compromisero nel Podestà di Milano Lanfranco da Pon-tecarale ; e Ricciardo Conte rientrò in Verona coi suoi segnaci (7 Marzo). In quest'anrio per noi furono Consoli di Giustizia Lambertino di Guido del Lambertini ed Albertinello Ariosti: Giudici del Comune Principino de'Principi e Giuliano da Ferrara : Podestà alla Montagna Orsolino degli Orsi.
Ardeva d'altra parte la guerra frai due Comuni di Bologna e di Modena. 1 fuorusciti dell' ultimo forniron causa per quanto appare danneggiando il nostro Distretto. Strinsero i Bolognesi Bazano senza ottenerlo, e si combattè nel Frignano con incerta fortuna. Comparvero finalmente in Bologna gli Oratori di Modena, e vi proposero che i Rettori d'ambe le terre, convenendo sui luoghi ove esercì taronsi le ostilità , conoscessero amichevolmente della querela e rendesser ragione ai pregiudicati (li Ottobre). Si-condiscese all' inchiesta. Presso a Fanano incontra-ronsi il Soresina, e Bernardo da Cornazzano con alcuni Savi delle due Città (26 Ottobre); nè tornarono
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